L’attacco di Laura Boldrini a Giorgia Meloni: “Governo oscurantista”

L’attacco di Laura Boldrini a Giorgia Meloni: “Governo oscurantista”

Le dichiarazioni di Laura Boldrini contro il governo Meloni e l’impatto sulla legge 194 per le associazioni antiabortiste nei consultori.

Con l’approvazione del Senato, il decreto PNRR ora include un emendamento che cambia significativamente l’accesso all’aborto in Italia, permettendo l’ingresso di associazioni prolife nei consultori. Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico, ha espresso una forte critica a questo cambiamento, denunciando quello che lei definisce un “governo oscurantista” in un’intervista a Fanpage.it.

Laura Boldrini

Il dibattito sull’autodeterminazione femminile e la Legge 194

“L’emendamento al PNRR è frutto di un governo oscurantista, retrogrado che vuole comprimere i diritti delle donne“, ha affermato Boldrini in un’intervista a Fanpage.it. Queste associazioni, a suo dire, non dovrebbero avere un ruolo nei consultori, luoghi tradizionalmente dedicati al supporto autonomo delle donne riguardo le scelte di maternità.

Occorre intervenire sul problema dell’obiezione di coscienza, continua Boldrini a Fanpage.it, evidenziando come questo ostacoli l’accesso all’aborto per molte donne. La presenza elevata di obiettori nei servizi sanitari complica ulteriormente l’esercizio di un diritto garantito dalla legge 194 del 1978.

Contrasto con le tendenze Europee

Mentre il Parlamento Europeo avanza verso l’inclusione dell’interruzione volontaria di gravidanza nei diritti fondamentali dell’UE, l’Italia sembra muoversi in direzione opposta. Boldrini sottolinea come queste azioni siano in netto contrasto con le recenti decisioni di paesi come la Francia, che ha incorporato il diritto all’aborto nella sua Costituzione.

Non serve cancellare la 194 per mettere a rischio il diritto all’aborto“, osserva Boldrini in un’ulteriore intervista a Fanpage.it, criticando la sottile strategia del governo di non applicare pienamente la legge esistente. Questo, unito alla pressione delle associazioni prolife nei consultori, potrebbe svuotare di fatto il diritto all’aborto, rendendolo inaccessibile per molte donne.

L’introduzione di associazioni prolife nei consultori rappresenta una significativa sfida per l’autodeterminazione femminile in Italia, una mossa vista da molti come un tentativo di ridisegnare silenziosamente il panorama dei diritti civili nel paese.