Laurea: quando conviene riscattarla per avere la pensione anticipata?

Laurea: quando conviene riscattarla per avere la pensione anticipata?

Scopri se ti conviene riscattare la laurea per godere della pensione anticipata o per ottenere un assegno più corposo.

In molti stanno pensando a riscattare la propria laurea per andare in pensione anticipatamente o per avere un assegno pensionistico più sostanzioso. Ma quando conviene davvero riscattare la propria laurea per godere di tali benefici? Ebbene, di solito riscattare la propria laurea può costare addirittura più di 80mila euro. In alcuni casi, però, non è così. Nel dettaglio, se scegliamo di liquidare la pensione tramite il calcolo interamente contributivo, possiamo andare incontro a delle agevolazioni, pur percependo un assegno meno sostanzioso.

Riscatto tradizionale o agevolato?

Uno dei dilemmi legati al riscatto della laurea sta nello scegliere il sistema del riscatto tradizionale o agevolato. Una persona che ha iniziato a lavorare a 25 anni, per esempio, tramite il sistema tradizionale potrebbe anticipare il pensionamento e avere un assegno più sostanzioso. Tramite il sistema agevolato, invece, riuscirebbe ad anticipare il pensionamento tramite una leggera decurtazione dell’assegno mensile (1,6%). Una persona che ha iniziato il proprio percorso lavorativo a 32 anni, invece, potrebbe solo godere di un assegno più sostanzioso, tramite il riscatto della laurea. E qualora si volesse riscattare la propria laurea per accedere a “Quota 102” o a “Opzione donna”, bisognerebbe passare con il ricalcolo dei contributi, che nel caso indicato comporterebbe una riduzione dell’assegno mensile pari al 10,7% e al 32,6%.

Ragazza laureata

Per poter aumentare il proprio assegno mensile e anticipare allo stesso tempo l’età del pensionamento, bisognerebbe dunque optare per il sistema di calcolo tradizionale. Tale sistema, però, verrebbe a costare tra i 70mila e gli 82mila euro. “Il ricalcolo contributivo può avere impatti diversi a seconda della storia contributiva dei singoli soggetti”. Queste le parole di Paola Ferrari, analista dell’ufficio ricerche e studi di Consultique. Da ciò, non si possono standardizzare i risultati del calcolo, ma bisogna considerare l’aspetto fiscale del singolo individuo.

Qualora non si raggiungessero i 20 anni di contributi necessari per il conseguimento della pensione, bisognerà attendere fino a 71 anni per percepire la pensione minima. Tramite il riscatto della laurea, invece, il soggetto indicato potrebbe raggiungere i requisiti minimi, andando in pensione a 67 anni. In questo caso, il riscatto tradizionale costerebbe meno di quello agevolato (22.199 euro rispetto a 27.007 euro).

Come calcolare la mia situazione? Il pensionometro

Per poter calcolare esattamente quando si potrà andare in pensione e a quanto ammonterà l’assegno mensile, il Corriere della Sera ha messo a punto uno strumento utilissimo. Parliamo del pensionometro, che permette di calcolare agli utenti tali parametri per scoprire quando andranno in pensione e quanto percepiranno.