Il ministro degli esteri russo costretto ad annullare il viaggio in Serbia a causa del blocco dello spazio aereo.
Bulgaria, Macedonia del Nord e Montenegro chiudono lo spazio aereo ai russi. Il ministro Lavorv è costretto ad annullare il suo viaggio in Serbia. L’ira del Cremlino e della portavoce Zakharova contro i paesi vicini della Serbia che hanno chiuso un altro canale di comunicazione. Lavrov ora non potrà più andare a Belgrado a incontrare il presidente Vucic.
Un’azione di contrasto da parte dei paesi balcanici alla visita di Lavrov a Belgrado, il paese di Vucic nel cuore dell’Europa sempre più ostile a Bruxelles e vicino a Mosca. Bulgaria Macedonia e Montenegro chiudono i cieli ai russi, Lavrov non può sorvolarli per andare a Belgrado. Per il Cremlino si tratta di ”un’azione ostile”, e lo stesso Lavrov ha parlato di situazione “senza precedenti”. Il ministro russo chiede spiegazioni per questa decisione che ancora devono arrivare.
Ma la soluzione arriva presto e il ministro russo invita il suo omologo serbo a Mosca e “spera che il suo viaggio non venga ostacolato”. La Russia non si fa intimorire, come ha dichiarato il portavoce del Cremlino Peskov questo non impedirà a Mosca di intrattenere le relazioni con i paesi amici. Allo stesso tempo, dice Peskov, però queste azioni possono rallentare il programma diplomatico.
Bulgaria. Montenegro e Macedonia del Nord sbarrano i cieli a Lavrov
Nulla di più, come ha infatti minimizzato lo stesso Lavrov, questa decisione criticando la scelta dei “burattinai di Bruxelles, che non hanno voluto concederci un forum per esporre e riaffermare le nostre posizioni sulle questioni di Kosovo e Bosnia-Erzegovina”. La Russia, insieme alla Cina e alla Serbia uno dei pochi governi mondiali a non riconoscere il Kosovo come uno stato nazione.
C’è chi, tra i senatori russi, ha proposto di interrompere le forniture di energie a questi tre paesi. “Quindi, per questi Stati il gas naturale russo non è assolutamente tossico, mentre il sorvolo di un aereo con un ministro russo è fonte di seria preoccupazione. Sorge la domanda, forse non vale affatto la pena fornire energia a questi Paesi”. Mentre anche in Serbia c’è il rammarico da parte filorussa per la mancata visita del ministro. “La Serbia è orgogliosa di non fare parte dell’isteria antirussa, mentre i Paesi che lo sono avranno il tempo di vergognarsene” dichiara il ministro dell’interno serbo.