Lavrov, ha evidenziato una profonda frattura tra Russia e Occidente, dando la colpa al mondo occidentale.
La guerra in Ucraina ha portato ad una netta frattura geopolitica tra la Russia e l’Occidente. Questo lo si può vedere in modo plateale, se osserviamo le sanzioni dirette dalla Nato nei confronti della Russia. Sei massicci pacchetti di sanzioni nei confronti di Vladimir Putin, dell’aristocrazia russa e del popolo russo. Una situazione estremamente problematica per l’equilibrio dell’Europa e del mondo intero. Anche il ministro degli Esteri, Sergej Lavrov, ha evidenziato questa frattura tra Russia e Occidente, dando la colpa al mondo occidentale, reo di aver dichiarato guerra alla Russia.
Le parole del ministro degli Esteri russo
“L’Occidente ha dichiarato guerra a noi, a tutto il mondo russo. La cultura della cancellazione della Russia e di tutto ciò che è connesso al nostro Paese sta già raggiungendo il punto di assurdità”, queste le parole del ministro degli Esteri della Russia, Sergej Lavrov, durante una riunione del ministero, stando dall’agenzia Tass. Il ministro degli Esteri Lavrov ha accusato l’Occidente di aver ostracizzato e messo al bando scrittori, musicisti, compositori, drammaturghi e tanti altri esponenti storici della cultura della Russia.
“Si può dire con certezza che questa situazione ci accompagnerà per molto tempo”, ha inoltre dichiarato Lavrov. Secondo il ministro degli Esteri, inoltre, gli Stati Uniti “e i suoi satelliti stanno raddoppiando, triplicando, quadruplicando gli sforzi per contenere il nostro Paese”. In che modo? Semplice: secondo Lavrov, stanno “usando la più ampia gamma di strumenti, dalle sanzioni economiche unilaterali alla propaganda completamente falsa nello spazio dei media globali“. Il ministro degli Esteri ha parlato anche della russofobia, tema spesso trattato da Vladimir Putin. “In molti Paesi occidentali la russofobia quotidiana è diventata di una natura senza precedenti e, con nostro grande rammarico, è incoraggiata dagli ambienti governativi in un certo numero di Paesi”.