Lulic e Parolo salutano la Lazio. Alle due colonne della squadra biancoceleste non è stato rinnovato il contratto.
Termina un fondamentale capitolo della storia recente della Lazio: lasciano Marco Parolo e Senad Lucic. Senza il rinnovo contrattuale, i due senatori si congedano dalla società biancoceleste, in continuità col rinnovamento tecnico avviato dalla partenza di Simone Inzaghi. Attorno al club si respira aria di rivoluzione e gli ultimi sviluppi lo ribadiscono a chiare lettere.
Purtroppo, situazioni di contingenza esterna (il Covid e i conseguenti stadi vuoti) hanno impedito di rendere il degno omaggio alle due bandiere, simbolo di determinazione, lazialità e professionalità. Da capitano se ne va pertanto il veterano Senad, per tutti i tifosi l’eroe del 26 maggio 2013. Sui social in tantissimi hanno espresso gratitudine verso i giocatori e augurato le migliori fortune, ovunque li porterà il vento.
Lazio: si chiude un ciclo
Sia per Lucic che per Parolo di prolungamento contrattuale non se ne è mai parlato. Fedeli ai valori trasmessi dentro e fuori dal campo, hanno tenuto il profilo basso, attendendo il 30 giugno, per un lungo mese. Al nome di Lulic, 371 presenze dall’approdo nel 2011 a Roma, sarà associata in eterno un’immagine indelebile: la rete decisiva alla Lupa in finale di Coppa Italia. Il contributo alla causa resterà nel cuore dei supporter.
Per quanto riguarda Parolo, invece, il centrocampista si ferma a quota 265 i gettoni raccolti con la squadra della capitale. Apparizioni sempre onorate, dando il 100% in ogni circostanza. Leader dello spogliatoio, si è destreggiato all’occorrenza tra varie zone del campo, con gli inserimenti come suo personale marchio di fabbrica.
Attualmente Lulic è con la famiglia in Svizzera: desidererebbe proseguire la carriera vicino casa, scrive il Corriere dello Sport. Parolo è sul punto di intraprendere il mestiere di allenatore in qualche settore giovanile. Ha una scuola calcio a Gallarate, gli piace insegnare e – si legge – detiene le giuste capacità comunicative.