Le banche stanno chiudendo sempre più sportelli Bancomat. Il motivo? Oltre alla lotta al contante, anche gli elevati costi di commissione.
Le banche stanno chiudendo numerosi sportelli bancomat: il numero degli sportelli per ritirare banconote ha registrato in un anno una diminuzione di ben due mila portali. Ma quali sono le motivazioni? Oltre alla lotta al contante, anche gli elevati costi delle commissioni. Spiegato in altre parole, le banche chiudono molti sportelli bancomat per spingere a usare carte e non contante.
Gli sportelli bancomat chiusi in un anno
In un anno gli sportelli bancari presenti in Italia sono passati da 23.481 nel 2020 a 21.650 nel 2021. Si tratta di ben 1.831 bancomat chiusi. In contemporanea, i pagamenti digitali sono considerevolmente aumentati. Nei prossimi quattro anni, secondo un report di Statista, i pagamenti digitali continueranno ad aumentare. Questo fatto contribuisce a rendere obsoleti i bancomat, in quanto servono sempre di meno per pagare e le banche ne chiudono in continuazione per risparmiare sui costi di gestione.
In un anno 1.831 sportelli bancomat sono stati chiusi in Italia, in particolare nelle zone del Sud. La chiusura degli sportelli, tra le tante motivazioni, è causata dalle voci di spesa, che risultano essere in crescita per gli istituti bancari. Inizialmente, la commissione tra banche era di 45 centesimi. Ma la cifra in questione ha ben presto subito un aumento. Ad oggi, i costi di commissione si aggirano attorno ai 90 centesimi per ogni singola operazione.
Per ovviare a questo problema, Bancomat propone di dare l’opportunità a chi eroga il servizio di fissare una commissione con un tetto per i consumatori che arriva a circa 1,50 euro. Si tratta comunque di un costo più basso, in quanto per prelevare in uno sportello di una banca diversa dalla propria si arriva a pagare fino a tre euro per ogni operazione effettuata. Le commissioni bancarie in Europa sono già cambiate in alcuni Paesi. Nello specifico in Germania, Spagna e in Australia. La possibilità di fissare l’importo è infatti del gestore dell’Atm.