Le emoji discriminano molti animali, ecco perché

Le emoji discriminano molti animali, ecco perché

Le Emoji, ossia le famose faccine che ormai sono ovunque nella comunicazione online, hanno un catalogo discriminatorio verso alcune specie di animali.

Le famose faccine utilizzate nel digitale hanno un catalogo che non rappresenta in toto la biodiversità del mondo animale. Nelle Emoji infatti sono escluse molte specie come ad esempio ragni e insetti. Non è quindi possibile esprimere appieno la biodiversità della natura tramite uno stato whatsapp o social.

La biodiversità vista con le emoji

Esistono alcune specie, come i cani e gatti, che con le emoji sono rappresentati ad oltranza. Stando così le cose, gli scienziati hanno iniziato a preoccuparsi, perché a loro avviso, così facendo, si rischia di danneggiare tutti gli sforzi fatti per la conservazione delle diverse specie animali sul pianeta.
Ma come mai le famose faccine discriminano alcune specie?

La risposta ce la fornisce l’analisi fatta da iScience, scopriamo qui sotto tutti i motivi.

emoji

Le emoji per la tutela della vita sul pianeta

Gli scienziati hanno rilevano una carenza tra gli emoji disponibili online che riguarda i funghi, le piante e i microrganismi in generale. Secondo loro: “La crisi della biodiversità non può essere esclusa dal mondo online, perché in una società sempre più digitale le emoji possono aiutare ad aumentare la consapevolezza e promozione di tutte le specie in vita sul Pianeta” affermano. A dirlo sono i biologi e autori della ricerca, tutti appartenenti all’Università di Milano.
Il team di esperti ha analizzato gli emoji riferiti alla natura e agli animali presenti su Emojipedia, il catalogo online delle faccine, notando anche un sostanziale cambiamento tra il 2015 e il 2022. Tra gli animali emoji, i più rappresentati sono i vertebrati, tra i quali troviamo uccelli, mammiferi, pesci, rettili e anfibi che rappresentano il 76% degli emoji del mondo animale.

Penalizzati insetti, aracnidi e crostacei

Nel mondo emoji, gli insetti, gli aracnidi e i crostacei sono poco rappresentati, nonostante in natura esistessero prima di molte specie di vertebrati. I ricercatori hanno evidenziato che non ci sono nemmeno emoji sui platelminti, le famiglie dei vermi e nemmeno i nematodi, nonostante ne esistano migliaia di specie.

Ma un dato positivo lo hanno comunque rilevato:Per quanto riguarda gli anellidi, questa biodiversità ha guadagnato posti nella rappresentazione emoji, infatti nel 2020 è stata aggiunta l’emoji del lombrico, mentre per quanto riguarda gli cnidari, nel 2021 è nata la emoji del corallo rosso”.