Le fake news sul Coronavirus. Il decalogo delle bufale firmato dalla Chinatown di Milano, la più grande comunità di cinesi in Italia.
MILANO – Le fake news sul Coronavirus. La Chinatown di Milano ha pubblicato un decalogo delle bufale che in questi giorni sta girando sul web. Andiamo a vedere nei dettagli di cosa si tratta.
La fake news sul Coronavirus
Di seguito il decalogo delle bufale sul Coronavirus firmato dalla Chinatown di Milano, la popolazione di cinesi più folta al mondo.
Il Coronavirus si trasmette con il cibo
Il virus non si trasmette con il cibo. I virologi, infatti, hanno ribadito che il batterio sopravvive solo pochi secondi al di fuori dell’essere umano.
I cibi cinesi provengono dalla Cina
Anche qui siamo nell’errato. La maggior parte dei ristoranti cinesi si servono di materie prime italiane.
Se incontro un cinese mi contagia
Questo è tutto falso. La maggior parte della popolazione cinese che vive in Italia non ritorna nella propria patria da diversi anni e soprattutto non ha quasi mai contatti con il loro paese d’origine.
Gli italiani che rientrano da Wuhan
Si tratta di un’altra fake news. Gli italiani che nelle prossime ore ritorneranno da Wuhan saranno messi in quarantena per 14 giorni, il tempo esatto per verificare l’esistenza del virus nel proprio corpo.
Non si fa nulla
Anche su questo è sbagliato. In Italia ci sono misure precauzionali per evitare la diffusione dell’epidemia. E’ stato il primo Paese ad attivare più controlli.
Il numero dei morti in Cina
Le speculazioni riguardano anche il numero dei morti in Cina. Notizie false parlano di 9mila vittime. La comunità cinese di Milano chiede a tutti gli italiani di fidarsi solo delle notizie che arrivano dai giornali.
La catena di Sant’Antonio
Chinatown di Milano precisa anche di non credere alle catene di Sant’Antonio che invitano i genitori a non mandare i figli a scuola per il rischio contagio.
Scarica QUI la guida con tutte le precauzioni da prendere per limitare il contagio da coronavirus
fonte foto copertina https://it.wikipedia.org/wiki/Coronavirus#/media/File:Coronaviruses_004_lores.jpg