Le ‘gaffe’ di Lorenzo Fioramonti, un ministro più a sinistra del suo governo di riferimento. Dal boicottaggio in Medio Oriente al Crocifisso nelle scuole.
Le dimissioni di Lorenzo Fioramonti arrivano forse nel periodo peggiore per il governo, ma va detto che molti negli ultimi mesi aveva chiesto un passo indietro del Ministro, che in tre mesi circa ha collezionato una serie di gaffe e una serie di scelte discusse e aspramente criticate.
Le gaffe di Lorenzo Fioramonti
Molti hanno paragonato il fu ministro dell’Istruzione a Danilo Toninelli, uno che ha regalato parecchi spunti a chi si occupa di satira. La differenza tra i due in realtà sembra consistente. L’ex ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti era stato preso di mira per i suoi svarioni, mentre Fioramonti difficilmente sbaglia in maniera involontaria. Semplicemente ha un’opinione che va spesso contro il senso comune e per questo motivo suona come strana, come una gaffe, come un errore.
Il boicottaggio per arrivare a una pace eque e sostenibile in Medio Oriente
Le prime polemiche intorno a Fioramonti si accendono prima ancora dell’inizio del suo lavoro come ministro. Quanto viene presentato al grande pubblico, emerge la prima accusa, ossia quella di aver sostenuto il boicottaggio di Israele. Le smentite servono a poco visto che il web, che nasconde ma non cancella, riporta in auge una sua intervista nella quale sosteneva eccome il boicottaggio, indicata come la “chiave per una pace e qua e sostenibile in Medio Oriente“. La polemica avrebbe avuto uno strascico limitato senza intaccare eccessivamente la figura di Fioramonti.
La giustificazione per gli studenti che manifestano per il clima
La sua persona inizia a far discutere quando propone di giustificare gli studenti che saltano la scuola per partecipare alle manifestazioni in favore del clima che hanno caratterizzato il 2019. Greta Thunberg benedice la sua proposta, i presidi decisamente meno.
La scuola laica di Fioramonti: meglio la cartina del Crocifisso
Lorenzo Fioramonti finisce nel mirino delle opposizioni quando disegna e presenta la sua scuola laica. Il ministro ammette candidamente di non essere particolarmente a favore del Crocifisso nelle aule. “Vorrei una scuola laica. Meglio una bella cartina del mondo“.
Un ministro ‘poco adatto’ al governo
Alla luce dei momenti salienti di Lorenzo Fioramonti, possiamo affermare di non trovarci di fronte a un ministro delle gaffe. Siamo piuttosto di fronte a un ministro più radicale del suo governo, per certi versi più a sinistra del Partito democratico, che rappresenta l’ala più a Sinistra della maggioranza.