La candidata sovranista francese propone un “riavvicinamento” tra la Nato e la Russia di Putin dopo la guerra.
Mancano solo dieci giorni dal secondo turno di votazioni che vedrà al ballottaggio il presidente uscente Macron e la leader di Rassemblement National. Per la sua corsa all’Eliseo Le Pen ha manifestato in questi ultimi giorni idee molto chiare del suo programma politico che la avvicina di più a quello che era nel 2017.
Così Le Pen ha parlato della fine della guerra e sulle relazioni con la Russia post-bellica. Secondo la sovranista francese ci dovrà essere un “riavvicinamento strategico tra la Nato e la Russia non appena la guerra russo-ucraina sarà conclusa e risolta da un trattato di pace”. Un riavvicinamento, infatti, per Le Pen sarebbe “nell’interesse della Francia e dell’Europa, ma credo anche degli Stati Uniti che non hanno alcun interesse nel vedere emergere una stretta unione tra Cina e Russia“.
La leader di destra poi ha espresso “di volere l’uscita della Francia dal comando integrato della Nato“, ma “senza rinunciare all’articolo 5 riguardante la protezione reciproca tra i membri dell’Alleanza atlantica” che fanno pensare ad una Fexit nel breve termine in caso di vittoria anche se ribadisce che non è nei suoi piani. La motivazione di Le Pen sulla Nato è l’insofferenza al dominio americano e alle loro guerre. Inoltre le sue parole sull’Ue ricordano molto quelle del governo giallo-verde e dei governi sovranisti di Orbàn ovvero la necessità “di liberarsi dalla morsa di Bruxelles” per “riformare l’Europa dall’interno”.
La vicinanza celata di Le Pen con Putin
Le idee di Le Pen sono molto simili a quelle di Trump e quelle di Putin, infatti, la vicinanza con il presidente russo è stata molto nascosta dalla candidata in queste elezioni a causa della guerra scatenata da Putin. Le Pen si è opposta alle sanzioni al Cremlino ma ha motivato la sua posizione dicendo che non vi è la volontà di proteggere Putin, ma di evitare un aumento dei prezzi.
La candidata ha fatto di tutto per non catalizzare il dibattito con il suo alleato sulla questione russa e sulla guerra in Ucraina anche se non è un argomento che pesa molto sull’elettorato francese.