Fase 2, la richiesta delle Regioni al governo: negozi aperti dalla giornata di lunedì. No del ministro Boccia. In Alto Adige riapre tutto, dai parrucchieri ai musei.
L’Italia vuole ripartire, e lo dimostra la spinta delle Regioni che chiedono al governo di anticipare l’apertura dei negozi già alla giornata di lunedì, con largo anticipo rispetto alle prime indicazioni arrivate da Roma. E in effetti il governo non sembra intenzionato ad assecondare la richiesta.
Gli effetti dell’allentamento delle misure restrittive saranno visibili in termini di nuovi contagi solo a partire dalla prossima settimana. In altre parole lunedì potremmo non avere ancora chiara la situazione. E il governo non vuole fare un altro passo in avanti senza prima aver analizzato nel dettaglio le conseguenze delle iniziative intraprese nelle prime due settimane di fase 2.
La richiesta delle Regioni: negozi aperti da lunedì
I governatori hanno delle Regioni hanno presentato al governo una richiesta quasi unanime se non addirittura unanime: riaprire i negozi al dettaglio dal prossimo lunedì (11 maggio n.d.r.). Una settimana prima rispetto al calendario della fase presentato da Conte in conferenza stampa.
La spinta arriva soprattutto dalle Regioni del Nord e soprattutto da quelle guidate dal Centrodestra, ma sarebbe un errore cedere che si tratti di una questione politica. Anche Bonaccini, ad esempio, ha mandato messaggi chiari al governo chiedendo di anticipare le aperture.
Ripartire in tempi rapidi è una necessità per tutti, per provare a limitare i danni di una crisi economica destinata a mietere vittime, se non gestita bene. Proprio come il virus. E quella dell’imprenditore che si è tolto la vita pochi giorni fa è una storia che nessuno deve dimenticare, proprio come nessuno deve dimenticare le persone morte negli ospedali nella battaglia contro il virus. Già, perché il Covid-19 non è solo un’influenza. È un’onda drammatica che si è abbattuta sul nostro Paese trovandolo impreparato.
Boccia frena, niente aperture prima del 18
Il Ministro Boccia comunque ha bocciato la richiesta delle Regioni. I negozi non riapriranno prima del 18 maggio nella speranza che per quella data ci siano ovunque le condizioni per fare il secondo passo della fase 2.
Prima di allentare ulteriormente le misure restrittive il governo vuole avere in mano i numeri che fotografano la situazione dopo le prime settimane di fase 2. Come noto gli effetti del coronavirus si vedono a scoppio ritardato. Quindi per avere chiara la situazione attuale, dell’8 maggio, dobbiamo attendere una decina di giorni circa. Per questo motivo il governo chiede pazienza e prudenza.
Alto Adige, liberi tutti: riaprono negozi, bar, ristoranti a parrucchieri
Con una votazione nella notte, il Consiglio Provinciale di Bolzano ha votato la riapertura dei negozi e poi, a partire dalla giornata di lunedì, di bar, ristoranti, parrucchieri e musei.
La Lombardia apre gli impianti per gli sport individuali
Intanto Attilio Fontana ha firmato l’ordinanza per la riapertura degli impianti per gli sport individuali sul territorio. In Lombardia è possibile praticare golf, tennis, atletica, tiro con l’arco, ma anche canottaggio, equitazione, ciclismo, arrampicata, motociclismo e vela, tanto per fare alcuni esempi.
negli impianti sarà vietata la fruizione degli ‘spazi e dei servizi accessori‘, come ad esempio i bar e i ristoranti.