Charles Leclerc discute l’importanza delle qualifiche, le strane strategie motore di Red Bull e McLaren dopo il GP di Imola.
Terza posizione al via e terza posizione al traguardo per Charles Leclerc, che ha conquistato il primo podio in carriera a Imola. La Qualifica si è rivelata decisiva in una corsa che non ha avuto neutralizzazioni a livello di Virtual Safety Car o Safety Car. Il pilota della Ferrari ha mantenuto un ottimo passo, forse il più costante tra i top driver, concludendo a sette secondi dal vincitore Max Verstappen.
Una corsa complicata
Un verdetto, quello di Imola, ben diverso rispetto a quello della Cina, che lascia ben sperare Leclerc in vista dei prossimi appuntamenti. Se nel post-Qualifiche Leclerc non riusciva a spiegarsi il divario nei confronti di Verstappen e dei piloti McLaren, adesso il monegasco si è dichiarato più sereno perché ha trovato una risposta.
Strategia motore e gestione gara
“Penso che il mio passo sia stato quello più costante di tutti, perché ho girato in 20” basso tutta la gara praticamente,” ha analizzato Leclerc ai microfoni di Sky Sport F1. “Sono gli altri che hanno fatto una gara più strana; la McLaren ha gestito un po’ di più con Norris, ma Piastri dietro di me spingeva. Nel finale non potevo più spingere sulla gomma, ma bisognava provare qualcosa.”
Leclerc ha anche aggiunto che, riguardando i dati, c’è stato qualcosa che Red Bull e McLaren fanno di strano a livello di strategia motore. “Perdevamo tutto nel rettilineo di partenza, mentre in tutte le altre curve siamo stati più veloci o comunque in linea con loro. Su una pista così, ogni volta che ti avvicini a circa un secondo di distacco, se non hai un passo nettamente migliore, non ne hai abbastanza per superare.” Sempre come è riferito da Sky Sport F1.