La legge di bilancio solleva polemiche: i fondi per la sanità sono davvero sufficienti? Cosa ha rivelato il segretario di Anaao-Assomed.
La legge di bilancio, pur non essendo ancora approdata in Parlamento, sta già scatenando una tempesta di polemiche. Al centro del dibattito ci sono i fondi destinati alla sanità, un tema delicato che coinvolge milioni di cittadini e professionisti del settore. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha difeso su social media l’aumento dei fondi, ma i dati ufficiali raccontano una storia diversa.
Legge di bilancio e fondi per la sanità: “Sono una presa in giro”
In un’intervista rilasciata a Fanpage.it, Pierino Di Silverio, segretario di Anaao-Assomed, ha espresso forti preoccupazioni riguardo ai fondi previsti dalla legge di bilancio. “Bisogna invertire una politica di governo che, al di là dei proclami, non investe abbastanza in sanità. Ci auguriamo di non essere costretti a ricorrere all’interruzione delle cure”, ha dichiarato.
Pierino Di Silverio svela perché si sente preso in giro dal governo: “Dall’unica tabella oggi disponibile per il 2025 ci saranno 880 milioni per la sanità. Se dovesse essere confermato, ci sentiremo presi in giro”.
E aggiunge: “Avevamo fatto delle richieste ben precise, sottolineando ai ministeri competenti e al governo un fatto molto semplice: se tu vuoi fare un piano di assunzioni straordinarie, visto che già oggi i concorsi vanno deserti, devi rendere appetibile la professione. Ed essendo questa una manovra di bilancio, il modo per renderla appetibile è dare un segnale economico”.
Secondo Di Silverio, se si proseguirà in questo modo, i medici continueranno ad andare via dagli ospedali: “Se non è questo il modo per capire che siamo in crisi di professionisti, mi chiedo quale sia”.
Lo sciopero del 20 novembre: come stanno le cose
E per quanto riguarda la manifestazione di protesta a Roma il prossimo 20 novembre, Di Silverio precisa: “Finora le risposte del governo sono state quasi assenti e non ci soddisfano. Stiamo valutando di allargare la mobilitazione a tutta la categoria, perché è un problema che non riguarda soltanto l’Anaao”.
L’ipotesi sciopero rimane una realtà: “È una delle armi che ogni sindacato ha nel caso in cui non venga ascoltato. Non possiamo dire che non la prenderemo in considerazione. Ci auguriamo, in un momento così delicato, di non essere costretti a ricorrere all’interruzione delle cure. Perché sarebbe una sconfitta non per noi, ma per tutto il sistema Italia”.