Una legge chiesta dalle associazioni di pazienti ed ex malati oncologici, e che oggi sta per diventare realtà.
Da sempre i malati di cancro, anche se non sono più a rischio, si trovano in una situazione vincolante nel momento in cui chiedono mutui, prestiti, di partecipare ad un concorso o addirittura per l’adozione di un figlio. Negli ultimi anni le associazioni che lottano per i pazienti oncologici hanno chiesto una legge che possa garantire i loro diritti.
Lo stigma dei malati oncologici
Nel momento della compilazione del modulo, viene posta la domanda: “Ha avuto un tumore?”. E la risposta che i pazienti sono dovuti a fornire, li mette davanti a circostante difficoltose. Se in alcuni casi le possibilità aperte per essi offrono prezzi insostenibili, in altri le porte si chiudono completamente.
Quello che viene chiesto è l’attuazione di una legge che garantisca il diritto all’oblio oncologico, in modo da liberare da quel tabù gli ex malati, riconoscendo soprattutto la figura del guarito dal tumore.
La Legge sull’oblio oncologico
Da anni ormai, la Favo (Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato In Oncologia) lotta per abbattere questo stigma degli ex malati di cancro. E ad oggi, con il governo di Giorgia Meloni, la proposta di legge sembra diventare realtà.
L’ultimo episodio di #Sipuòfare di Laura Bettini parla del diritto all’oblio oncologico. Ascoltalo a questo link: https://t.co/WjgeN5or56@favo_it @europadonnait @Radio24_news pic.twitter.com/s6iq18kWgX
— Fondazione Aiom (@AiomFondazione) June 13, 2023
Insieme al ministro della Salute Orazio Schillaci, la premier ha sottolineato l’importanza di questa norma: “Il governo guarda con grande attenzione alle proposte di legge parlamentari sull’oblio oncologico”. Il ministero della Salute assicurerà il contributo necessario, per la norma “capace di dare risposte a un problema estremamente concreto e che incide molto sulla vita di tantissimi italiani“.
Cosa prevede la legge?
Entro l’estate verrà definita già la quadra. Come spiega il segretario generale della FAVO, Elisabetta Iannelli, ci sono 9 proposte di legge sul tema. “Si sta lavorando in queste ore a un testo unificato alla Camera, dal momento che i contenuti sostanzialmente sono sovrapponibili”, spiega.
La legge prevederà due scaglioni temporali entro i quali si avrà il diritto all’oblio oncologico: dieci anni dopo il termine delle cure per chi ha avuto il cancro dopo i 21 anni, cinque anni per chi lo ha avuto da più giovane.
Dopo questo periodo, sarà vietato chiedere a queste persone di scrivere su un modulo se hanno avuto il cancro. Questo riguarderà le assicurazioni sulla vita, i mutui, la tutela dei lavoratori anche sul piano delle selezioni concorsuali, e l’idoneità all’adozione degli aspiranti genitori.