Il segretario del Pd annuncia che è arrivato il tempo di archiviare la riforma del lavoro renziana.
Ancora uno strappo con il Pd di Matteo Renzi quello fatto dall’attuale leader Enrico Letta con cui gli screzi non mancano. Il leader del centrosinistra intervistato dal Manifesto ha dichiarato che sul lavoro è arrivato il tempo di “superare il obs act sul modello di quanto fatto in Spagna contro il precariato”. Poi l’affondo: “La stagione del blairismo è consegnata alla storia. In tutta Europa credo che siano rimasti solo Renzi e Calenda ad agitarlo come un feticcio ideologico” incalza Letta.
Il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha replicato su Twitter al suo arcinemico, questa volta Enrico non sta sereno. “Enrico è ossessionato da noi. Oggi ha detto che lui Di Maio e Fratoianni archivieranno Blair, dopo aver abolito la povertà con il reddito di cittadinanza. Chi gli vuole bene gli stia vicino” ironizza l’ex premier.
Letta si scontra a botta di Twitter con il Terzo Polo
Chiamato in causa arriva anche la risposta di Carlo Calenda. “Il blairismo è stato archiviato dopo aver fatto molte cose buone e alcuni errori molto gravi. Il corbynismo è morto prima di esistere. Come il campo largo” lancia la frecciata il leader di Azione.
Per Letta è arrivata la realtà a portare il conto alla sinistra che non è riuscita a schiodarsi da quella idea in vent’anni. “Io su quella infatuazione pseudo riformista ho fatto autocritica quattro anni fa. Oggi un riformismo moderno deve dare soluzione a problemi come la richiesta di più protezione sociale, al grande tema delle dimissioni di massa post Covid” spiega il segretario del Pd.
“La sinistra o torna nei luoghi del conflitto o non è sinistra. Danno patenti di riformismo ma non hanno la minima idea di ciò che si scrive o si legge su questi temi oltre i confini nazionali o fiori dalla piccola bolla di Twitter” incalza Enrico Letta.