Il segretario del Pd Letta ha dato indicazioni di voto per le prime votazioni di Camera e Senato. Si vota scheda bianca.
Oggi è partita la XIX legislatura ed è iniziata la votazione sia alla Camera che al Senato dei rispettivi presidenti. I nomi indicati dalla maggioranza del centrodestra sono Ignazio La Russa per il Senato e Riccardo Molinari per la Camera. I metodi di votazione sono diversi nelle due camere e probabilmente arriverà prima il risultato della Camera Alta.
“L’elezione del presidente della Camera avverrà presumibilmente venerdì mattina e dobbiamo esserci tutti. Sarà la quarta votazione. Al Senato l’attesa è che il presidente venga eletto già domani. Quindi domani Senato e venerdì Camera” ha detto ieri Enrico Letta ai suoi eletti. “Si sentono dire delle voci, non c’è nulla di formalizzato da parte della maggioranza. La logica vuole che come primo approccio noi votiamo scheda bianca per motivi abbastanza evidenti e anche per rispetto nei confronti dell’assemblea” spiega il segretario dem. “Ovviamente se poi ci saranno mutamenti, cose imponderabili, saremo pronti a riunirci in tempo reale per qualsiasi forma di aggiornamento”.
Il segretario dem spiega l’iter ai suoi
Per quanto riguarda i gruppi che si formeranno soltanto dopo l’elezione dei presidenti, Letta chiarisce che il nome del gruppo “sarà quello della lista Partito Democratico – Italia Democratica e Progressista”. I gruppi si riuniscono il 17 e il 18 e in quell’occasione eleggeremo i Presidenti dei due gruppi (alla Camera al Senato)” continua a spiegare l’iter Letta.
Poi raccomanda a tutti la presenza, fondamentale rispetto al passato a causa del taglio dei parlamentari. “I margini della maggioranza in Senato non sono molto larghi, molti senatori avversari non saranno molto presenti, alcuni saranno al governo o con altri incarichi, sarà quindi fondamentale garantire la presenza ai lavori dell’aula” suggerisce Letta ai suoi.
L’iter proseguirà poi il 20-21 ottobre al Consiglio europeo a cui parteciperà il premier uscente Draghi. “Questo comporterà che verrà evitato che si dia l’incarico a Giorgia Meloni mentre Draghi è a Bruxelles. L’incarico verrà dato dopo il Consiglio europeo. Questo vuol dire che le consultazioni saranno fatte probabilmente il 20, o il 21 stesso, o il 19″, spiega Letta. Dopo le consultazioni, “ci sarà lo scioglimento della riserva, la presentazione della lista dei ministri, il giuramento e infine il voto di fiducia. Tutto dovrebbe essere concluso entro il 26 ottobre”.