Educazione sessuale a scuola, l’appello di Luciana Littizzetto: a Che Tempo Che Fa, scrive una nuova “letterina” al ministro Valditara.
Durante l’ultima puntata di Che Tempo Che Fa, Luciana Littizzetto ha dedicato una delle sue celebri “letterine” al ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
Con il suo stile inconfondibile, ironico ma diretto, la comica ha affrontato un tema di grande attualità: l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole. Ecco cosa ha scritto al ministro.
La “letterina” di Luciana Littizzetto al ministro Valditara
La “letterina” – come riportato da La tecnica della scuola – nasce dalla partecipazione di Lucina Littizzetto a un incontro con studenti delle scuole superiori, durante il quale: “Sa cosa chiedevano a gran voce proprio a lei? Di inserire nel programma scolastico almeno un’ora o due di educazione sessuale e affettiva obbligatoria“.
Pur riconoscendo l’importanza di materie come la storia e la fisica, la comica ha sottolineato quanto sia cruciale fornire ai ragazzi strumenti per vivere relazioni sane e consapevoli. “Per carità, la guerra punica e il secondo principio della termodinamica sono fondamentali, ma anche che nel sesso l’altro non è solo un oggetto è importante“, ha ribadito.
Le sue parole richiamano l’urgenza di un’educazione che vada oltre le nozioni tradizionali, abbracciando i cambiamenti della società moderna. “Non facciamo in modo che se ne occupi solo YouPorn, che ti insegna il sesso come cadere da un burrone ti insegna a volare“, ha aggiunto con la sua consueta ironia.
La polemica verso le parole di Valditara
Luciana Littizzetto ha evidenziato come i ragazzi, nonostante abbiano accesso a una mole enorme di informazioni, spesso siano disorientati e privi di una guida autorevole.
“Non le sembra che sia arrivato il momento di parlare nelle scuole di sesso o di prevenzione?“, ha chiesto provocatoriamente al ministro, sottolineando che: “Dire che ci penserà la famiglia poteva andare bene anni fa, ma adesso tra social e pornografia online non ci capiamo niente noi adulti figuriamoci“.
Il ministro Valditara, dal canto suo, ha più volte ribadito l’impegno del governo nell’educazione al rispetto. Tuttavia, la comica ha concluso: “Bene ministro, sono certa che penserà anche per dimostrare che i ministri, al contrario dei cretini, cambiano idea“.