La marcia a Trapani, organizzata da Libera per celebrare le persone morte a causa della mafia, ha visto la partecipazione di 50mila persone.
Organizzata, a Trapani, una marcia, da Libera, per commemorare tutti i caduti per mafia. Un corteo che ha visto la partecipazione attiva di 50mila persone, unite per la ricorrenza del 21 marzo. Presenti molti giovani, nonché gli ex procuratori nazionali Cafiero e Grasso e Don Luigi Ciotti. Issata una grande bandiera della pace che ha aperto la marcia.
Marcia per la pace a Trapani organizzata da Libera
Hanno sfilato ben 50mila persone per le vie del centro storico di Trapani, dove è stata organizzata una marcia per la pace da Libera. L’associazione, infatti, ha voluto commemorare, come ogni anno, le vittime innocenti della mafia, pronunciando, ad uno ad uno, le 1101 persone che hanno perso la vita.

Presenti all’evento anche i familiari delle vittime, che sono giunte sul posto, anche da altre regioni d’Italia. Allestito, a piazza Vittorio Emanuele un palco dove sono giunti anche Federico Cafiero e Pietro Grasso, ex procuratori nazionali antimafia.
Come ha sottolineato Don Luigi Ciotti, fondatore dell’associazione Libera, “Non dobbiamo dimenticare che l’80% dei familiari non conosce la verità o ne conosce solo una parte“, facendo notare che, molto spesso, tali “verità passeggiano per le vie della nostra città“.
Giovani scesi in piazza anche in altre parti del Paese
Tanti sono gli studenti e, in generale, i giovani scesi in piazza per prendere parte a questa commemorazione, con uno slogan singolare: “Ribellati!”.
La ribellione, dunque, come concetto alla base di una società che si oppone all’illegalità, proponendo un futuro di pace e di cooperazione.
“Oggi siamo qui non solo per ricordare chi ha perso la vita – ha affermato la delegata antimafia dell’Unione degli Studenti, Martina Lembo Fazio – ma anche per affermare, con forza, che il problema della criminalità organizzata è tutt’altro che superato.