L’alluvione ha colpito l’archivio comunale e il seminario di Forlì: per salvare le migliaia di volumi, aziende come Orogel hanno messo a disposizione i propri congelatori.
La recente alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna e le Marche ha danneggiato tantissimi edifici, strade, infrastrutture, causando danni per miliardi di euro, ma ad essere in pericolo è anche tutto il patrimonio culturale e artistico di queste regioni. E la vicenda dei libri di Forlì è un esempio lampante di questo rischio.
Nella città di Forlì infatti sono stati inondati dall’acqua due luoghi molto particolari, che hanno messo in luce la problematica: l’archivio comunale nel quartiere Cava, che conteneva documenti delicati e anche molto utili, come quelli legati all’urbanistica, e il seminterrato del seminario diocesano a San Benedetto, dove erano conservati preziosi volumi, molti dei quali antichi, addirittura risalenti al Cinquecento, oltre a tomi appartenenti al museo del Risorgimento e dell’Archeologia.
La squadra che ha salvato i libri e li ha mandati a Orogel
I libri sono stati rinvenuti nell’acqua e nel fango, e solo allora si è capito il rischio che la loro perdita avrebbe comportato: si è quindi cercata subito una soluzione, e, grazie all’interesse anche della sottosegretaria ai beni culturali Lucia Borgonzoni, è stata messa in piedi una squadra di circa 150 volontari che hanno portato in salvo i volumi seguendo indicazioni molto precise per il loro trattamento.
La destinazione finale? Il surgelatore. Infatti, l’unico modo per conservare i libri al meglio è quello di riporli in congelatori ad una temperatura di -25°C. Diversi gli stabilimenti che hanno messo a disposizione i loro spazi, e tra tutte spicca il colosso Orogel: “Mai mi sarei aspettato che questa procedura tornasse utile anche per il nostro patrimonio letterario, ma lo facciamo gratuitamente per il bene della comunità” ha commentato il presidente dell’azienda Bruno Piraccini.
Questa è solo una delle tante sfumature con cui l’alluvione ha colpito la popolazione dell’Emilia Romagna, e che rientrerà nel conto degli ingenti danni subiti dall’intero territorio negli ultimi giorni.