In un’intervista al New York Times, la senatrice a vita Liliana Segre si dice preoccupata per la recrudescenza dell’antisemitismo.
Liliana Segre, senatrice a vita e sopravvissuta all’Olocausto, ha espresso il suo timore di aver vissuto invano, alla luce della recrudescenza dell’antisemitismo. In un’intervista rilasciata al giornalista Jason Horowitz nella sua casa milanese, ha riflettuto sulla sua lunga attività di testimonianza e sull’attuale clima di odio.
Lo sfogo di Liliana Segre: “Sono disgustata”
“Temo di aver vissuto invano. Perché ho passato 30 anni a raccontare il mio dolore? Per chi? Perché?”, dichiara Liliana Segre intervistata dal New York Times, con un tono di amarezza e disperazione. Per decenni della sua vita ha portato la sua testimonianza nelle scuole per combattere l’indifferenza, ma la situazione attuale non sembra aver appreso nulla di tutto ciò.
La senatrice si dice disgustata dal “massacro di ebrei in Israele condotto da Hamas il 7 ottobre”, esprimendo disperazione per la reazione di Israele a Gaza. Riflettendo su una visione ciclica della storia, la Segre si domanda se abbia vissuto così a lungo da vedere la storia ripetersi.
Un lungo impegno nella memoria
Liliana Segre afferma di non aver mai vissuto una condizione simile prima e di essere tenuta sveglia di notte dal pensiero di ciò che sta accadendo. “Nella spirale dell’odio più crudele ci sono bambini di tutti i colori e le religioni”, e lei adesso si trova in una condizione di disperazione
La senatrice a vita ha ricevuto una laurea honoris causa dall’università statale di Milano il 27 gennaio, Giorno della Memoria. La Segre infatti, che è sopravvissuta al campo di concentramento di Auschwitz, ha dedicato tutta la sua vita alla memoria della Shoah.
Nonostante il suo stato d’animo, Segre ha sempre sottolineato di essere una donna di pace e libera, con la prima libertà essendo quella dall’odio. La sua testimonianza e il suo impegno nella memoria dell’Olocausto sono stati un faro di speranza e un monito contro l’indifferenza.