Come l’Italia sta reagendo all’aumento del cyberattacco con la creazione di un cyber esercito e nuovi investimenti nella sicurezza.
“Un cyberattacco può scatenare una guerra civile. Pensate a cosa succederebbe se per due mesi la gente non si vedesse erogare la pensione dopo un assalto hacker all’Inps“. Questo allarme, lanciato dal ministro della Difesa Guido Crosetto durante un’audizione in Senato, ha acceso i riflettori sulla necessità di rafforzare la difesa informatica dell’Italia. Come riportato da iltempo.it
Mentre Vladimir Putin assumeva nuovamente la presidenza della Federazione Russa il 7 maggio scorso, Roma subiva una serie di incursioni hacker. I ministeri dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e persino il sito della presidente del Consiglio Giorgia Meloni sono stati colpiti. Il gruppo filorusso NoName057 ha rivendicato questi attacchi. Nello stesso periodo, hacker cinesi hanno mirato ai sistemi di buste paga del Ministero della Difesa britannico, rubando dati sensibili di soldati e veterani.
La guerra dei dati
Se in passato l’obiettivo di ogni esercito era conquistare territori, oggi è cruciale impadronirsi dei dati nella Rete. La guerra cibernetica è diventata una realtà quotidiana. Nel 2023, l’Italia ha registrato 310 attacchi informatici, un aumento del 65% rispetto all’anno precedente. Secondo l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, il 56% di questi attacchi sono stati di elevata gravità.
La risposta italiana: il Cyber esercito
L’Italia sta preparando un cyber esercito per fronteggiare le minacce online. Gli attacchi contro reti governative e militari sono raddoppiati in un solo anno. “Un carro armato straniero che supera il confine è una cosa gravissima, un attacco hacker viene considerato come una cosa superficiale“, ha dichiarato il ministro Crosetto come ripreso da iltempo.it. “La capacità distruttiva di un cyberattacco è potenzialmente più grande di quella di un assalto militare“.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) destinerà 40 milioni di euro al potenziamento della sicurezza cibernetica, mentre altri 9,25 milioni serviranno per realizzare il Centro di Valutazione delle Minacce in Rete del Ministero della Difesa. Inoltre, il software che gestisce i documenti del Ministero della Difesa verrà reingegnerizzato per prevenire incidenti simili a quelli accaduti a Londra.
Per la Marina, verrà costruito un sistema di automazione e orchestrazione delle attività di “cyber defence”, con l’obiettivo di aumentare il livello di sicurezza delle infrastrutture informatiche e garantirne il rapido ripristino in caso di attacchi. Verrà anche implementata la security per la protezione dei dati dell’Aeronautica e per i collegamenti satellitari.
Investimenti significativi saranno fatti per potenziare il poligono virtuale presso la Scuola delle Telecomunicazioni delle Forze Armate a Chiavari. Qui, i “soldati in camice bianco” si preparano a contrastare gli hacker.
L’Italia punta sull’integrazione delle forze armate nel cyberspazio, mentre la Germania e la Francia stanno anche rafforzando le loro difese cibernetiche. La Germania sta istituendo un’armata cibernetica e la Francia ha stanziato un miliardo di euro per potenziare la cybersecurity.