Little Bastard: la Porsche 550 Spyder maledetta di James Dean
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Direttore: Alessandro Plateroti

Little Bastard: la Porsche 550 Spyder maledetta di James Dean

James_Dean

Il 30 settembre del 1955 moriva James Dean. Era al volante della Porsche 550 Spyder, che lui stesso aveva battezza Little Bastard: una macchina maledetta che è divenuta leggenda tanto quanto il proprietario

«Muore giovane chi è caro agli dei». Viene subito in mente il verso di Menandro ora che si avvicina il 60esimo anniversario della morte di James Dean, scomparso il 30 settembre del 1955 a soli 24 anni, al volante di quella Porsche 550 Spyder che lui stesso aveva battezzato Little Bastard. Piccola bastarda. Quel giorno terminò la storia del James Dean uomo, perché una morte tanto improvvisa e tragica lo consegnò definitivamente alla leggenda.

La storia della Little Bastard, invece, è più viva che mai. Intrecciata a miti, voci e superstizioni, riemerge come un filo – un filo rosso sangue – nella trama degli anni successivi alla morte del ribelle d’America. Quella macchina bastarda lo era davvero. Maledetta a dirla tutta, perché il suo passare di proprietario in proprietario si accompagna a un elenco impressionante di incidenti finiti nel peggior modo possibile.

Dopo la morte di Dean, fu acquistata da George Barris e, mentre era trasportata da un camion, si sganciò dai sostegni, spezzando la gamba di un meccanico. Poi fu smembrata, ma in questo modo la maledizione si allargò. Ad ogni suo componente: il motore fu installato sull’auto da corsa di un medico, che durante una competizione si ferì gravemente e uccise uno degli addetti al controllo della gara. Un suo semiasse, montato sull’auto di un altro pilota, causò un altro gravissimo incidente stradale. I suoi copertoni, ancora, in mano a un altro proprietario, lo portano quasi alla morte.

E mentre dalla componenti della 550 spider figliavano incidenti fatali, il corpo principale dell’auto rimase in possesso di George Barris. Contribuendo comunque a riempire le pagine di nera: si ricorda infatti che un ragazzino, che voleva rubarne un pezzo, si tagliò un braccio e dovettero in seguito amputarglielo.

Da tanto dolore si pensò di ricavare qualcosa di buono: carrozzeria e telaio vennero scritturati per una mostra vagante sui temi della sicurezza stradale. Al modico prezzo di 50 centesimi si poteva sedere al posto di guida e ricordarsi di andare piano, non come aveva fatto Dean. La Little Bastard, con un umorismo macabro e tutto suo, si mise di nuovo all’opera nella successiva tappa della mostra: il camion che la trasportava fu tamponato, l’automobile finì sulla carreggiata investendo un altro veicolo e uccidendone il conducente.

Le tracce della 550 Spyder si persero poi nel nulla. a New Orleans i sostegni su cui poggiava cedettero, e l’automobile si frantumò in undici pezzi. Si decise di mandarli a Los Angeles, e quel che rimaneva della Piccola Bastarda fu caricato su un treno, che non arrivò mai a destinazione. Era il 1960. Barris si rivolse a degli investigatori privati, sospettando un furto a opera di collezionisti, promettendo una taglia di un milione di dollari, ma non la ritrovò. Forse bastava seguire la pista di sangue e morti sulle pagine dei quotidiani…

Fonte Foto copertina: Wikipedia

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ultimo aggiornamento: 14 Settembre 2015 17:58

Il lato b di Andressa Urach sta andando in decomposizione

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