Livorno, sgominata banda dei matrimoni falsi. Ottomila euro per sposare un italiano e ottenere il permesso di soggiorno.
Livorno, sgominata banda dei matrimoni falsi. L’operazione, che ha portato all’esecuzione di cinque misure cautelari, è scattata al termine di un complesso lavoro di indagine.
Livorno, scoperta banda dei matrimoni falsi, cinque misure cautelari
Gli inquirenti hanno sgominato una banda che organizzava matrimoni falsi. Le cerimonie erano a tutti gli effetti legali e regolari ma erano finalizzati al riconoscimento del permesso di soggiorno. Sarebbero almeno ventiquattro i matrimoni di comodo finiti nel mirino delle autorità, che non escludono di allungare la lista con il proseguire del lavoro di indagine.
Ottenuto il documento, la relazione finiva e ognuno tornava a vivere la propria vita. Gli extracomunitari che volevano assicurarsi il matrimonio con un italiano, necessario per il permesso di soggiorno, dovevano pagare ottomila euro. I soldi erano poi divisi tra il capo dell’organizzazione, lo sposo (o la sposa) italiano compiacente e quindi complice, e i collaboratori dell’organizzatore di matrimoni.
I i pubblici ufficiali che hanno officiato le cerimonie in questione, quelle combinate, sarebbero stati ignari della truffa. Non sarebbe quindi ipotizzato alcun tipo di coinvolgimento.
Le ipotesi di reato
A capo dell’organizzazione criminale ci sarebbe stato un uomo di cinquantacinque anni, di origini dominicane. I suoi collaboratori erano tutti livornesi.
Nel registro degli indagati, secondo quanto riferito da il Tempo, ci sarebbero cinquantasei persone.
Le persone indagate sono sospettate di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e induzione in falso in atto pubblico.