Lo show di Giletti: l’altra verità

Lo show di Giletti: l’altra verità

L’editore di La7 si sarebbe stancato di svuotare il portafoglio, da qui la decisione di sospendere “Non è l’Arena”.

Il recente licenziamento dell’affermato giornalista Massimo Giletti da La7, insieme alla cancellazione del suo show “Non è l’arena”, sta suscitando un mare di polemiche e domande circa le motivazioni del suo improvviso stop.

Secondo alcune fonti, il direttore Urbano Cairo avrebbe chiuso il programma a causa della perdita di soldi che esso comportava.

Infatti, secondo quanto riportato dal quotidiano Il Foglio, la trasmissione di Giletti sarebbe stata sempre più in debito, accumulando un passivo di circa 150mila euro per ogni episodio.

In altre parole, il programma andava in onda ogni settimana, ma costava molto di più di quanto generasse profitti, con una spesa di circa 200mila euro a puntata e un ricavo pubblicitario tra i 50 e i 60mila euro.

Nonostante Massimo Giletti avesse debuttato con un pubblico di 1.403.813 spettatori nella stagione 2017-2018, il numero di telespettatori si era dimezzato nei cinque anni successivi, arrivando a una media di 779.979.

La situazione sembrava comunque essere insostenibile, poiché la pubblicità non riusciva a sopperire alle perdite economiche del programma.

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