Emergenza coronavirus in Italia, possibile un lockdown soft: cosa significa e come funziona.
Alla luce della nuova emergenza coronavirus e alla luce della crescente pressione sulle strutture ospedaliere, in Italia si parla con insistenza dell’ipotesi del loclkdown soft che sarebbe al vaglio del governo. Ma di cosa si tratta?
Lockdown soft in Italia: cosa significa e come funziona
Il significato della parola lockdown, purtroppo, abbiamo imparato a conoscerlo sin troppo bene. Generalizzando il concetto possiamo parlare di una chiusura generale. Uno stop al Paese con divieto di uscire di casa se non per motivi di necessità. Con il lockdown si dispone inoltre la chiusura delle attività non essenziali.
Per lockown soft si intende una chiusura generale ma meno stringente rispetto al lockdown tradizionale.
Proviamo a capire meglio di cosa stiamo parlando. Con un lockdown soft le imprese e le fabbriche potrebbero proseguire la propria attività, anche se si procederebbe con una revisione della lista dei negozi che possono rimanere aperti. Si dovrebbe procedere ad esempio con la chiusura 7 giorni su 7 di bar e ristoranti, come in effetti avviene in Zona Arancione e in Zona Rossa.
Per quanto riguarda gli spostamenti dovrebbero essere vietati quelli tra Comuni e tra Regioni, a meno che non siano dettati da motivi di necessità.
Resta da sciogliere il nodo legato alla scuola, che alcuni ministri vorrebbero chiudere e altri vorrebbero lasciare aperte ovviamente rispettando le disposizioni contenute nel dpcm del 3 novembre.
Quando potrebbe scattare la nuova stretta
È bene ricordare che ci muoviamo nel campo delle indiscrezioni, comunque accreditate. Al momento non è stata disposta una data di inizio del lockdown soft e non è neanche certo che effettivamente possa scattare questa nuova stretta. Con ogni probabilità il governo e gli esperti analizzeranno i dati del monitoraggio del 13 novembre. A quel punto si potrebbe decidere di rimandare la decisione alla scadenza dei 15 giorni dall’inizio della nuova strategia adottata dal governo con la divisione del Paese in Aree di rischio (Gialla, Arancione e Rossa).