Francesco Lollobrigida attacca i referendum, difende l’export agroalimentare italiano e sottolinea il ruolo strategico dell’Italia.
In un’intervista pubblicata su ilmessaggero.it, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha affrontato con toni diretti e critici alcuni dei temi più caldi del momento: dai referendum sul Jobs Act ai rapporti con gli Stati Uniti. Sulla consultazione referendaria, Lollobrigida ha parlato senza mezzi termini: «Sa, questi referendum mi sembrano più una questione di sinistra che per il Paese. Pensi al quesito sul Jobs act, partorito dal Pd e poi rinnegato da una parte dello stesso partito che ora vuole abolirlo. A dirla tutta a me sembra più un congresso interno al Pd che un referendum».

L’Italia tra tensioni interne e diplomazia internazionale
Pur dichiarando il suo rispetto per la legittimità dello strumento referendario, ha sottolineato le sue priorità operative: «Per me nessuna campagna per l’astensionismo, preferisco occuparmi dei problemi che affliggono il mio comparto». E sul dibattito intorno alla figura del nuovo Papa americano e i valori della Chiesa, ha affermato: «Abbiamo grande rispetto del magistero della Chiesa… È un errore che fa la sinistra, senza comprendere la complessità di chi rappresenta valori spirituali».
Export agroalimentare: resilienza italiana nonostante i dazi
Sul fronte dei rapporti commerciali tra Usa e Ue, la questione dei dazi resta aperta. Tuttavia, Lollobrigida ha rassicurato sull’andamento dell’export agroalimentare italiano, spiegando come, al momento, non si siano registrate ricadute negative: «No, per fortuna nessuna flessione. L’agroalimentare sfiora i 70 miliardi, con un balzo in avanti di circa 7 miliardi in due anni».
Il ministro ha sottolineato la necessità di continuare il dialogo transatlantico, elogiando il ruolo dell’Italia come mediatore: «La strada giusta salvaguarda i rapporti con gli Usa… Il ruolo di ponte di Meloni le viene riconosciuto da tutti». Inoltre, ha ribadito il valore aggiunto del made in Italy: «Ci sono prodotti non replicabili, soprattutto nel comparto agro-alimentare… Prenda il parmigiano: lo esportiamo a circa 15 euro al Kg, ma viene venduto negli States a 45-47 dollari».
Il messaggio finale è netto: nonostante il clima politico e commerciale incerto, il comparto agroalimentare italiano dimostra forza e vitalità, e l’Italia mantiene una posizione strategica nella diplomazia economica tra Usa e Ue.