Il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha fatto il punto sulla questione dazi e il lavoro della Meloni affondando il colpo sulla sinistra.
Un nuovo attacco pungente dopo quello di qualche giorno fa da parte di Francesco Lollobrigida. Il Ministro dell’Agricoltura, intervistato dal Corriere della Sera, ha avuto modo di parlare della situazione italiana legata ai dazi di Trump ma anche alle varie critiche ricevute dal Governo Meloni da parte delle opposizioni. Proprio verso la sinistra, Lollobrigida non le ha mandate a dire.

Lollobrigida: cosa succede con i dazi
Riguardo i dazi di Trump, Francesco Lollobrigida non si è detto poi così negativo anche se ha riconosciuto un fatto certo: “Per un Paese esportatore come il nostro i dazi sono sempre un problema, ma da una prima analisi l’impatto per alcuni settori potrebbe non pare essere così drammatico. Per diverse ragioni”.
Spiegando nello specifico quali, il Ministro dell’Agricoltura ha detto al Corriere: “Intanto alcuni prodotti nostri non sono replicabili negli Stati Uniti. Pensiamo all’olio di oliva, che importano per il 95%, o al pecorino, che lì non sanno fare”. In questa ottica, il politico ha aggiunto come “a prescindere dal prezzo, dovranno continuare a importare certi beni dai paesi in grado di produrli. Probabile che gran parte dei dazi non saranno pagati dai produttori italiani, ma verranno spalmati sull’intera filiera, che per la maggior parte dei prodotti, per valore, è negli Stati Uniti […]”.
L’affondo alla sinistra e il lavoro della Meloni
Tra i vari passaggi dell’intervista al Corriere di cui vi riportiamo solo alcuni stralci, Lollobrigida si è esposto anche verso la sinistra e in generale le opposizioni al Governo che hanno espresso diverse critiche per la Meloni e per l’accordo stipulato dall’Ue sulle tariffe con Trump. Il Ministro ha spiegato che non vuole essere “catastrofista come chi lo sta facendo in queste ore in modo del tutto strumentale”.
Da qui l’attacco: “È paradossale che il Pd, che ha sostenuto dall’inizio Ursula von der Leyen, confermandole la fiducia, e dall’inizio ha detto che la trattativa la doveva fare l’Ue, adesso stigmatizzi l’accordo che lei ha concluso come il peggiore possibile”. E ancora su Conte che dice che la Premier stia sacrificando il presente e il futuro dell’Italia stando con Trump: “Una lettura ridicola di una sinistra isterica che non sa cosa dire. La premier ha lavorato e sta lavorando perché l’Europa non continui a farsi del male da sola. Quello che conta per noi è solo il giudizio di imprenditori e cittadini”, ha detto Lollobrigida.