A ‘Che Tempo Che Fa’, l’intervento di Luciana Littizzetto nella sua letterina a proposito delle adozioni ai single e l’importanza dell’apertura.
Nei giorni scorsi ha fatto tanto parlare la decisione della Corte Costituzionale a proposito delle adozioni ai single. Ora, le persone singole possono adottare un minore straniero residente all’estero. Si tratta di un primo passo importante del quale anche Luciana Littizzetto, nel corso dell’ultima puntata di ‘Che Tempo Che Fa’ sul Nove, ha voluto discutere con la sua consueta letterina.

Luciana Littizzetto e la letterina sulle adozioni ai single
Intervenuta come al solito nella puntata domenica di ‘Che Tempo Che Fa’ sul Nove con Fabio Fazio, Luciana Littizzetto ha detto la sua sulla decisione della Corte Costituzionale in merito alle adozioni per i single. “Caro singolo, sei stato finalmente ritenuto in grado di crescere un bambino con il tuo amore. Fino a ieri si pensava di no, potevi fare il chirurgo la pilota d’aerei, la soldatessa, il ministro dell’Agricoltura. Invece la Consulta ha cancellato un divieto che resisteva da 40 anni e ha detto una cosa semplice e rivoluzionaria”, ha esordito la comica.
“La famiglia è quella dove c’è amore e non conta se sei sposato o sei single, conta se vuoi fare posto nella famiglia a una persona che ancora non c’è, ma che ami già. Questa è una forma d’amore potentissima, quasi da supereroe”, ha detto la donna.
Il primo step per un futuro migliore
Nella letterina a ‘Che Tempo Che Fa‘, la Littizzetto ha quindi proseguito: “[…] È un diritto in più, che come tutti i diritti aggiunge libertà senza toglierla a nessuno ed è successo in Italia qui da noi, nella terra dei papi dove ogni tanto miracolosamente qualcosa si muove”.
E ancora: “Sappi caro single che la Consulta ti ha aperto una porta, ma dietro quella porta ci sono altri portoni, purtroppo chiusi, tipo quello dell’adozione nazionale che dobbiamo buttare giù a pedate e noi saremo con te per scardinarli”.
La comica, con fare più serio, ha poi aggiunto: “[…] Avrai anche una paura terribile e ti ci vorrà il doppio del coraggio per affrontare tutto da solo. Ti senti pronto genitore 1 e genitore 2? Pronta a restare sola con un minimo uomo e una minidonna che passa dalla risata al pianto in un nanosecondo? […] Per fortuna perché avere dei figli come per qualunque forma d’amore è un improvviso terremoto di felicità e alla felicità non siamo mai veramente preparati. La storia va avanti”.
La Littizzetto ha concluso in un modo molto importante: “Una volta si diceva two is mei che one, ora si dice one is mei che nient. W la Corte Costituzionale. Ora aspettiamo che si aprano ai single anche le adozioni nazionali e che cambi quella legge assurda che negli affidi prolungati nel tempo non consente alla famiglia affidataria di adottare il bambino che ha cresciuto”.