Lo sfogo di Luciana Littizzetto in tv con la sua letterina rivolta ad un destinatario ben preciso e con un messaggio emblematico.
Non è certo una novità che Luciana Littizzetto con le sue letterine a ‘Che Tempo Che Fa’ non le mandi a dire un po’ a chiunque. Dopo l’affondo al Governo Meloni di alcune settimane fa, ecco un’altra missiva decisamente forte ma, questa volta, indirizzata a John Elkann che ha avviato la vendita del gruppo Gedi che coinvolge diversi settori, dalla carta stampata alla radio.

La preoccupazione di Luciana Littizzetto: la letterina
Intervenuto a margine dell’ultima puntata andata in onda di ‘Che Tempo Che Fa’ sul Nove, Luciana Littizzetto è stata protagonista con la sua consueta letterina. Come detto, in questo caso, il destinatario della missiva è stato John Elkann. “Pare che vendano il gruppo Gedi, dove c’è la Stampa, Repubblica, Radio DJ, Radio Capital, M2o… Tutto quello che faccio io”, ha detto la comica come premessa. “Allora, ho preparato una letterina. Caro John Elkann, in finanza detto lupo fratello di Lapo, dell’Italia Stellantis cometa, stalliere di cavallino Ferrari […]”.
Lucianina, proseguendo nel suo discorso, si è detta “preoccupata di quello che sta succedendo a due grandi giornali e un po’ di radio che tu vuoi vendere come è nel tuo diritto. Così come è nel nostro sentirci preoccupati, perché i giornali, quelli seri, sono da sempre il cane da guardia del potere. Sono la libera informazione, sono il pensiero critico, indipendente […]”.
“Non saremo mai vostri”: lo sfogo
Il senso della letterina della Littizzetto si è compreso nelle battute seguenti. La comica, rivolgendosi all’imprenditore, ha detto: “[…] Non è che stai vendendo un chiosco di piadine, stai vendendo un pezzo importante della storia culturale italiana […]”. E ancora: “[…] la stampa italiana non è un soprammobile da ricchi, è una voce, una storia, una responsabilità”.
La Littizzetto ha quindi aggiunto con forza: “Di una cosa solo sono certa, John, che noi tutti, conduttori, artisti, giornalisti, se domani ci sveglieremo e scopriremo di lavorare per un fondo greco, arabo o marziano, continueremo a fare quello che abbiamo sempre fatto, a raccontare il mondo come lo vediamo, senza farci influenzare. Potete comprarci, venderci […] potete prendere Augias e fargli ballare il sirtaki insieme a Giannini mentre la De Gregorio taglia la feta, obbligare Linus a cambiare il nome del programma in Deejay chiama Grecia, ma quello che non potete comprare è la testa di chi scrive, la lingua e il cuore di chi fa la radio, è la schiena dritta di chi fa giornalismo e di chi come me sale su un palco per dire quello che vede e non quello che conviene. […] Ricordatelo John, e ricordatevi una cosa signori investitori, possiamo lavorare per voi ma non saremo mai vostri“, ha concluso la comica a ‘Che Tempo Che Fa‘ strappando un meritato applauso.
A nome di tutti i lettori, giornalisti, ascoltatori @lucianinalitti #CTCF pic.twitter.com/ml4qzOyKCJ
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) December 14, 2025