Luigi Di Maio esce vincitore dalla crisi di governo agostana. Il leader del Movimento 5 Stelle incassa la fiducia della base pentastellata.
E alla fine Luigi Di Maio esce vincitore dalla crisi di governo più folle della storia italiana. Se tutto fosse andato secondo i piani di Matteo Salvini, il Movimento 5 Stelle avrebbe fatto registrare – molto probabilmente – un sensibile passo indietro. E invece è accaduto l’imprevedibile.
La parabola del Movimento 5 Stelle: dal rischio di essere spazzato via dalla Lega alla consacrazione
In poche settimane, per non dire in pochi giorni, gli eterni rivali del Pd e del Movimento 5 Stelle hanno gettato le basi di un’intesa utile a evitare il ritorno alle urne che con ogni probabilità avrebbe consegnato il Paese a Matteo Salvini. O al Centrodestra.
Luigi Di Maio esce vincitore dalla crisi di governo
Se si fosse andati al voto. come preventivato forse ingenuamente dal leader del Carroccio, il MoVimento si sarebbe piazzato probabilmente al terzo posto. alle spalle della Lega e del Pd. Ma c’è di più. Probabilmente Luigi Di Maio sarebbe stato investito dalla rivoluzione interna al Movimento 5 Stelle e non sarebbe stato il capo politico, l’uomo da spingere in campagna elettorale.
Il leader pentastellato è stato messo alle strette in una trattativa che non avrebbe mai voluto portare avanti ma ha incassato il sostegno della base del MoVimento. In termini probabilmente inaspettati. Il risultato plebiscitario del voto sulla piattaforma Rousseau conferma il sostegno della base a Di Maio, salvato dalla prepotenza di Beppe Grillo, grande regista (neanche tanto occulto) dell’alleanza giallorossa.
Giuseppe Conte è il vero uomo forte sulla scena politica italiana
Ora il vero avversario di Di Maio si chiama Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio è il vero uomo forte sulla scena politica italiana. L’anti-Salvini in grado di gestire una coalizione di centrosinistra che potrebbe cancellare l’ascesa del Carroccio.