Lo stipendio di Luigi Di Maio inviato Ue: 12 mila euro al mese
La nomina di Luigi Di Maio come inviato speciale Ue per il Medio Oriente è stata ufficializzata dall’Alto Rappresentante per la politica estera, Josep Borrell, nonostante lo stop deciso dal governo Meloni. Borrell ha inviato una lettera a tutte le rappresentanze europee affermando che considera Di Maio il miglior candidato per la posizione. La nomina passerà attraverso il Comitato Politico e di Sicurezza e poi sarà ratificata dalla Commissione.
Di Maio sarà in carica per 21 mesi, dal primo giugno 2023 al 28 febbraio 2025. La candidatura dell’ex ministro degli Esteri dell’M5S era stata inserta in una “short list” insieme ad altri tre nomi e la scelta tiene conto della sua esperienza nel gestire la situazione con Arabia Saudita e Emirati Arabi riguardo alla vendita di armi italiane due anni fa.
Nel luglio scorso, il ministro degli Esteri dell’Unione Europea, Borrell, annunciò la decisione di nominare un inviato speciale per la regione del Golfo, poiché le questioni di sicurezza in questa zona sono molto importanti per l’UE, soprattutto riguardo all’Iran, allo Yemen e alla questione energetica. Questo potrebbe essere interpretato come un messaggio al governo italiano che sta ponendo veti politici su questioni cruciali, come il PNRR, il MES e anche la questione dei balneari.
Con l’attuale guerra in Ucraina, la necessità di stabilire rapporti per gli acquisti petroliferi si è intensificata al punto da diventare una priorità. La nomina di Di Maio come inviato Ue per il Golfo, quindi, potrebbe essere vista come un segnale anche per Palazzo Chigi.
Oltre al lauto compenso l’ex ministro degli esteri dovrebbe avere diritto anche a immunità, rimborsi per lo staff e passaporto diplomatico.
Il contratto dell’Inviato Speciale dell’UE per il Golfo prevede una durata massima di due anni, con una remunerazione determinata tramite un accordo diretto tra l’adviser e l’autorità, che si prevede possa raggiungere i 12.000 euro netti al mese, con regime fiscale agevolato e copertura totale delle spese di staff. Ci sono già nove rappresentanti speciali istituiti, tra cui Emanuela Del Re per il Sahel, e la nomina di Di Maio come inviato speciale è stata commentata da alcuni esponenti politici della Lega come un insulto all’Italia e ai diplomatici competenti.