Di Maio: “Genocidio in Ucraina? Non abbiamo elementi per verificarlo”

Di Maio: “Genocidio in Ucraina? Non abbiamo elementi per verificarlo”

Luigi Di Maio frena sulla possibilità che in Ucraina Putin stia attuando un genocidio ma aggiunge: “Atrocità sotto i nostri occhi”.

Luigi Di Maio ha rotto il silenzio dopo le dure parole che il presidente americano Biden aveva rivolto a Putin definendo la sua invasione in Ucraina un genocidio. Al riguardo si era espresso anche il presidente Macron, frenando alle gravi accuse lanciate da Biden.

“L’Italia non ha gli elementi per verificare se in Ucraina stia avvenendo un genocidio, ma le atrocità sono sotto i nostri occhi, come i bambini uccisi e i civili uccisi” ha detto a Radio24 il ministro degli Esteri. Luigi Di Maio ha parlato di una sollecitazione rivolta alla Corte internazionale per capire le reali responsabilità di Putin.

“Ci aspettiamo un intensificarsi del conflitto a est dell’Ucraina” ha spiegato il ministro che poi ha ribadito l’unico obiettivo: fermare l’escalation della guerra. Secondo Luigi Di Maio occorre far ripartire il dialogo tra la Russia e l’Ucraina, perché solo una loro intesa può porre fine a questa tragedia.

LUIGI DI MAIO

“Zelensky ha fatto delle aperture importanti. Ora è Putin che deve parlare” ha aggiunto Di Maio prima di parlare dell’apertura di corridoi umanitari. Secondo il ministro più aumentano i colloqui tra Russia e Ucraina e più aumentano i corridoi umanitari.

Continuano le sanzioni alla Russia

Se da una parte Luigi Di Maio, così come il presidente Macron, frena sul genocidio in Ucraina, dall’altra non arretra di un millimetro sulla condanna a Putin. E aggiunge: “Comprendo che Putin non sta dando segnali di pace quando dice che devono completare le operazioni. Per questo dobbiamo continuare con le sanzioni”. Il ministro ha spiegato, inoltre, che se oggi i prodotti alimentari in Italia costano di più è perché le navi ucraine non partono più con i rifornimenti.

Per quanto riguarda invece la situazione relativa al gas Di Maio ha spiegato che bisogna guardare non tanto all’oggi quanto all’inverno. In questo momento secondo il ministro “l’Europa non può sottostare al ricatto dei rubli”. Grazie all’Eni l’Italia sta diversificando le proprie fonti.

Infine il ministro degli Esteri ha fatto un appello: “Speriamo che almeno la Pasqua ortodossa possa essere un’occasione per convincere i russi ad un cessate il fuoco. Ci stiamo lavorando perché è l’unica strada per evacuare dall’est dell’Ucraina, dove gli attacchi si stanno intensificando, i civili, svuotare gli orfanotrofi, mandare via i bambini dalle bombe russe”.