Di Maio gioca a fare il leader del nuovo governo. E il Pd non apprezza

Di Maio gioca a fare il leader del nuovo governo. E il Pd non apprezza

Luigi Di Maio vuole fare il leader del nuovo governo Conte per difendere la sua posizione (traballante) nel Movimento Cinque Stelle.

È difficile (e soprattutto è troppo presto) capire se il Movimento 5 Stelle sia uscito vincitore o sconfitto dalla crisi di governo e dallo scontro a distanza con il governo. Il leader pentastellato è riuscito a mantenere il MoVimento alla guida del Paese (ma con il Pd) ma ha visto il suo indice di gradimento scendere in maniera significativa. Per questo motivo Luigi Di Maio vuole fare il leader del nuovo governo.

Luigi Di Maio vuole fare il leader nel nuovo governo

La trattativa con il Partito democratico è stata complicata se non addirittura osteggiata (almeno in un primo momento) dal leader dei Cinque Stelle, sempre pronto ad alzare la posta, sempre pronto a tirare la corda. Che si sarebbe spezzata se non fosse stato per Giuseppe Conte, che conserva la sua naturale abilità di arbitro.

Strappato un buon accordo per sé e per il suo MoVimento, Luigi Di Maio ha iniziato a muoversi da personaggio forte dell’esecutivo. Lo scopo è quello di spostare l’attenzione dal Viminale alla Farnesina, destinato a diventare il nuovo simbolo del potere, almeno nelle intenzioni di Di Maio.

A poche ore dal suo insediamento agli Esteri, Luigi Di Maio ha chiamato a raccolta i suoi alla Farnesina per dettare probabilmente le nuove linee guida. Un summit che non ha fatto particolarmente piacere al Partito democratico, sempre convinto che la linea politica debba essere dettata dal Presidente del Consiglio e dal Consiglio dei Ministri.

Luigi Di Maio

I sospetti del Pd su Di Maio

Il sospetto dei dem è che lo scopo di Di Maio possa essere quello di dare vita a un governo ombra, un governo nel governo. Niente di nuovo rispetto a quanto visto nei quattordici mesi di governo gialloverde, con la Lega e il MoVimento che si incontravano solo in Parlamento. Poi procedevano con due politiche distinte e separate che hanno portato alla fine dell’esecutivo dopo poco più di un anno.

Il ruolo (chiave) di Giuseppe Conte

Giuseppe Conte ha imparato la lezione e vuole evitare che nel suo secondo esecutivo emergano figure troppo forti in grado di fare il bello e il cattivo tempo.

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