Prima censurato, poi “scatenato”. Il generale Roberto Vannacci ha presentato, non senza polemiche, il suo libro a Torino.
‘Il mondo al contrario’ fa ancora discutere. Parliamo del libro del generale Roberto Vannacci che nelle ultime ore sembrava essere stato censurato a Torino dove doveva appunto presentare la sua contestata e discussa opera. Invece, alla fine, il neo capo di Stato Maggiore della Forze di difesa è riuscito a parlare in pubblico con tanto di dichiarazioni ad effetto.
Vannacci, la presentazione del libro a Torino
Alla fine Vannacci è riuscito a presentare il suo libro ‘Il mondo al contrario’ a Torino. Al netto della censura ricevuta nelle ore precedenti, il generale è stato ospitato da Nazione futura e Rinascimento europeo, dopo le polemiche sulla cena al circolo ricreativo con i dipendenti del Comune di Torino.
Anche in questa occasione non sono mancate le polemiche con diverse persone che lo hanno contestato per le sue idee. Eppure, al neo capo di Stato Maggiore della Forze di difesa terrestri non è certo mancato il solito piglio e la volontà di esporre le proprie idee in modo diretto. Anche quelle più “discutibili”.
Quali sono i veri eroi tra i migranti
“La Terra è fascista e se ne frega! Di noi…”. Oppure: “I veri eroi non sono i migranti che partono, ma quelli che restano. I primi se ne vanno per convenienza, i secondi si battono per una patria migliore”. “Ogni identità è esclusiva, altrimenti è mescolone, paccottiglia. Se dico “mi piacciono le more” escludo le bionde, c’è poco da fare”.
Sono queste alcune delle frasi citate da Vannacci nel corso dell’evento di presentazione del suo libro a Torino e che sono sicuramente destinate a far discutere.
Al netto della cinquantina di persone che, secondo Dagospia e Repubblica erano presenti, le parole del generale sono state contestate da circa 80 persone all’esterno rispetto a dove stava presentato la sua opera.
Un libro “pieno di banalità” ma che a detto sua ha un significato: “Oggi la normalità è rivoluzionaria: questo significa il mondo al contrario”.