Il M5S è al centro di un acceso confronto tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte. Al centro, il controllo del Movimento e l’alleanza con il PD.
Il Movimento 5 Stelle (M5S) vive giorni di forte tensione e decisioni cruciali, Conte contro Grillo. Mancano pochi giorni all’Assemblea costituente di Roma, evento che vedrà i militanti esprimersi su quesiti di grande importanza. Giuseppe Conte sembra pronto a spingere per una maggiore libertà di movimento politico, ipotizzando l’abbandono dell’alleanza di coalizione con il Partito Democratico (PD) in caso di necessità.
Tuttavia, Beppe Grillo, fondatore e garante del M5S, non è disposto a cedere il controllo così facilmente.
Il futuro del M5S: Conte vuole “mani libere”
Uno dei quesiti più delicati che saranno sottoposti agli iscritti riguarda la possibilità per Conte di agire autonomamente nelle scelte politiche, anche distaccandosi dalla coalizione con il PD quando necessario. Questo potrebbe rappresentare un punto di svolta nel percorso politico del Movimento. L’ex premier, appoggiato da diversi membri della sua cerchia, sembra voler eliminare ogni forma di dualismo, cercando di esautorare definitivamente Grillo dai poteri decisionali.
La mossa non è priva di rischi: il regolamento prevede che per modificare i poteri del Garante sia necessaria una maggioranza qualificata, e Grillo potrebbe richiedere una seconda votazione se il primo voto non dovesse raggiungere i due terzi degli iscritti.
Divisioni e posizioni opposte
Mentre Grillo si mostra aperto al dialogo su temi come il reddito universale e l’innovazione tecnologica, Conte cerca di prendere le distanze. Una spaccatura simbolica emerge anche nella valutazione di figure internazionali come Elon Musk: Grillo ne loda il contributo su tematiche sociali e tecnologiche, mentre Conte lo considera una figura controversa e “pericolosa”.
Questo disaccordo non è solo di facciata: riflette una più ampia differenza di vedute e di strategia tra i due leader. Il rischio per Conte è quello di trovarsi in una posizione precaria, qualora il supporto interno al Movimento vacillasse. Come riportato da iltempo.it
Con l’Assemblea alle porte, l’intervento di Grillo potrebbe rappresentare un tentativo decisivo di riunire il Movimento sotto una visione comune o, al contrario, segnare la definitiva separazione tra le due anime del M5S. I prossimi giorni saranno cruciali per determinare il futuro del partito e delle sue alleanze.