M5S, Raggi e Di Battista all’attacco: il piano per sostituire Conte

M5S, Raggi e Di Battista all’attacco: il piano per sostituire Conte

Virginia Raggi e Alessandro Di Battista in prima linea per la rinascita del M5S: è la fine per Giuseppe Conte?

In un momento di profonda divisione per il Movimento 5 Stelle con Giuseppe Conte, emergono due figure di spicco che potrebbero sostituire l’attuale leader: Virginia Raggi e Alessandro Di Battista. Ecco cosa succedendo.

Virginia Raggi

Il ritorno di Raggi e Di Battista

In questo contesto di incertezza, come osserva Affaritaliani.it, Virginia Raggi e Alessandro Di Battista stanno tornando alla ribalta come possibili leader di una nuova fase del M5S.

Come riportato da Repubblica, infatti, Di Battista ha organizzato una manifestazione davanti al Senato, dimostrando la sua volontà di rimanere attivo e influente nella scena politica.

L’evento, previsto per venerdì 28 giugno, si terrà in piazza delle Cinque Lune, una scelta simbolica e strategica.

Prima della manifestazione, l’ex deputato incontrerà l’ex sindaca di Roma Virginia Raggi. L’incontro rappresenta un segnale forte di un possibile asse tra i due ex esponenti di punta del Movimento.

Raggi, con la sua associazione culturale “Schierarsi“, sembra pronta a sostenere un cambiamento radicale all’interno del partito, spinta anche dalla volontà di Grillo di affidare la leadership a una donna.

La strategia dietro le quinte

Dietro queste mosse politiche, sottolinea Affaritaliani.it, si cela una strategia ben precisa. L’obiettivo, non troppo nascosto, è quello di prendersi il controllo del Movimento 5 Stelle e sostituire Giuseppe Conte alla guida del partito.

Beppe Grillo, che da tempo cerca una figura femminile per rilanciare il M5S, vede in Raggi la candidata ideale per questo ruolo.

Dunque, sembrerebbe che i recenti riavvicinamenti tra i due indicano chiaramente che l’ex sindaca di Roma potrebbe essere la prescelta per guidare il Movimento 5 Stelle verso una nuova era.

Il M5S si trova dunque a un bivio. Da un lato, c’è la volontà di rinnovamento incarnata da figure come Raggi e Di Battista; dall’altro, le resistenze di un gruppo ancora fedele a Giuseppe Conte.