Macron: “Tornerò a Kiev. Con Putin dialogo interrotto dopo Bucha”

Macron: “Tornerò a Kiev. Con Putin dialogo interrotto dopo Bucha”

Il candidato all’Eliseo Emmanuel Macron annuncia che ha intenzione di ritornare a Kiev per fare la differenza.

Il presidente francese, mentre si avvicina il secondo turno per le elezioni presidenziali, annuncia che ritornerà nella capitale ucraina. “Tornerò a Kiev, ma per apportare qualcosa di utile. Per dimostrare semplicemente il mio supporto non ho bisogno di recarmi lì” ha detto alla televisione francese Macron.

“Se andrò a Kiev, dovrà essere per fare la differenza“, ha insistito Macron, ritenendo quindi ora un viaggio a Kiev inutile se non per fare qualcosa di concreto per il paese e per questa guerra. Il presidente uscente è stato molto attivo sin dall’inizio del conflitto nel ruolo di mediatore. Macron ha dichiarato, infatti, di aver parlato una quarantina di volte con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Ma Macron ha tentato più volte il dialogo anche con Putin, recandosi anche a Mosca senza però sortire alcun effetto positivo. Il dialogo con il presidente russo però, si è interrotto dopo i massacri di Bucha. “Dai massacri che abbiamo scoperto a Bucha e in altre città, la guerra ha preso una piega diversa e da allora non gli ho più parlato direttamente, ma non escludo di farlo in futuro”, ha aggiunto Macron.

EMMANUEL MACRON

La sfida del presidente francese

Il presidente francese, quindi non ha escluso un futuro dialogo con Putin che al momento è interrotto a causa dei massacri dei civili scoperti nelle città circostanti la capitale Kiev. Macron nonostante l’aperta condanna ha sempre frenato sulle parole contro Putin prendendo le distanze dagli eccessi palesati dal presidente Biden come l’accusa di macellaio o quella sul genocidio delle forze russe nei confronti degli ucraini.

A pochi giorni dal secondo turno delle votazioni, il presidente uscente è ancora in vantaggio ma quel poco margine che lo divide da Marine Le Pen preoccupa e rende ancora più in salita una sua rielezione all’Eliseo. A complicare la sfida per Macron, oltre ai due anni di pandemia, questa guerra ha stancato e sfiancato ulteriormente gli animi dei francesi che ora potrebbero optare per un’alternativa al centrista e spostarsi verso destra.