La maggioranza si spacca sul rifinanziamento della Guardia costiera libica
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Direttore: Alessandro Plateroti

La maggioranza si spacca sul rifinanziamento della Guardia costiera libica

Camera dei Deputati Parlamento

La maggioranza si spacca sul rifinanziamento della Guardia costiera libica.

ROMA – Nuovo problemi per il Governo. La maggioranza si spacca sul rifinanziamento della Guardia costiera libica. Nella votazione alla Camera in 23 hanno espresso il voto contrario alla parte sui soldi dedicati ai Tripoli Italia Viva ha deciso di astenersi mentre il Centrodestra ha votato con il Governo.

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La dura reazione di Boldrini e Orfini: “La Libia non è stato mai un porto sicuro”

La decisione presa dalla maggioranza non è condivisa da parte del Partito Democratico. “La Libia – ha detto in Aula Laura Boldrini citata da La Repubblicanon è mai stata un porto sicuro. Sostenere la Guardia costiera libica significa sostenere illegalità, violazioni dei diritti umani e anche del diritto internazionale”.

Più duro il commento di Matteo Orfini: “Sappiamo di stare finanziando chi fa traffico di essere umani, chi riporta i migranti in posti dove subiscono torture, stupri, omicidi, farlo dicendo che gli chiederemo di comportarsi bene è una gigantesca ipocrisia. Dobbiamo rimanere in Libia, sono d’accordo, ma per difendere i più deboli, non per formare o finanziare chi li tortura“.

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Roma 09/09/2019 – Camera dei Deputati voto di fiducia al nuovo Governo / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Camera dei Deputati

L’immagine del migrante morto in mare

La risoluzione dei 22 deputati è stata depositata dopo l’immagine pubblicata di La Repubblica che ritrae il corpo senza vita di un migrante intrappolato in un gommone.

Un uomo che si trova in mare ormai da 15 giorni e che nessuno, almeno fino ad oggi, ha voluto salvare. Una foto simbolo che richiama ancora una volta l’attenzione sull’emergenza dei migranti. La decisione da parte della maggioranza di rifinanziare la Guardia costiera libica rischia di procurare una nuova frattura all’interno dell’esecutivo. Possibile nelle prossime settimane un confronto a Palazzo Chigi per cercare di trovare un compromesso su questo argomento.

Una soluzione che va trovata nel giro di poco tempo perché gli sbarchi continuano nel nostro Paese.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 14:17

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