Malore per Giorgia Meloni: “Lascia il Consiglio europeo”, ecco come sta

Malore per Giorgia Meloni: “Lascia il Consiglio europeo”, ecco come sta

Malore per la premier Giorgia Meloni: abbandona il Consiglio europeo a causa di un forte stato influenzale.

La presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni ha dovuto abbandonare prematuramente il Consiglio europeo a causa di un malore. Come riportato da Today e Open, si tratta di un forte stato influenzale accompagnato da febbre alta.

La premier era giunta a Bruxelles il 18 dicembre per partecipare al vertice Ue, il primo sotto la guida del neo-presidente Antonio Costa.

Giorgia Meloni lascia Bruxelles per problemi di salute

Dopo aver preso parte alla riunione informale sul fenomeno migratorio – come riportato su un post Instagram della sua pagine ufficiale – e alla prima sessione dedicata alla situazione in Ucraina, la premier ha ceduto all’insistenza dei colleghi europei. Quest’ultimi l’hanno invitata a prendersi cura di sé e riposare in hotel.


Per garantire la continuità della rappresentanza italiana nei lavori del Consiglio, la premier ha delegato il primo ministro greco, Kyriakos Mitsotakis, in quanto membro del gruppo Med5, che riunisce i Paesi del Mediterraneo.

I segnali premonitori sulla salute della Premier

I segnali di malessere, aggiunge Open e Today, erano già evidenti nei giorni precedenti alla trasferta belga. Durante l’intervento alla festa di Atreju, organizzata dall’organizzazione giovanile del partito Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni aveva accusato un abbassamento di voce.

Ciò probabilmente aggravato dai toni accesi utilizzati nel suo discorso sui centri per migranti in Albania. Nei giorni successivi, durante le comunicazioni al Parlamento sul summit europeo, la premier aveva mostrato ulteriori segnali di difficoltà, fermandosi più volte per tossire.

La situazione è precipitata a Bruxelles, dove il carico di lavoro e le temperature rigide hanno probabilmente contribuito a peggiorare lo stato influenzale.

La decisione di ritirarsi, seppur presa a malincuore, è stata dettata per il Presidente del Consiglio italiana dalla necessità di evitare ulteriori complicazioni per la salute.