Maltempo a Milano: la Lombardia chiede lo stato di emergenza

Maltempo a Milano: la Lombardia chiede lo stato di emergenza

La Lombardia ed il Veneto sono state colpite da tremende tempeste che hanno causato ingenti danni: morto anche un 16enne nel Bresciano.

Le previsioni degli ultimi giorni parlavano di possibili nuove tempeste sul Nord Italia, dopo quelle che hanno devastato il Veneto la scorsa settimana, ma nessuno poteva immaginare uno scenario come quello vissuto questa notte dai cittadini della Lombardia.

La regione è intenzionata a chiedere al governo lo stato d’emergenza. Lo ha confermato in Consiglio regionale l’assessore a Sicurezza e Protezione Civile Romano La Russa, il fratello del presidente del Senato. “Ieri abbiamo fatto un primo conteggio – ha dichiarato – i danni già ammontavano a 50 milioni. Oggi i danni superano i 100 milioni di euro e credo saremo costretti a veder crescere questo dato. Motivo per cui, con il presidente Attilio Fontana, entro oggi chiederemo al governo lo stato di emergenza“.

Milano in ginocchio

Il Milanese e buona parte della Brianza sono stati colpiti da un violentissimo temporale – arrivato insieme a fulmini, forti folate di vento ed in alcuni casi grandine – che ha causato danni enormi. Il capoluogo lombardo se l’è vista molto brutta questa notte: le chiamate ai vigili del fuoco sono state innumerevoli per tetti scoperchiati, alberi sradicati e linee del tram cadute a terra. Fortunatamente, non dovrebbero esserci stati feriti ma i danni sono ingenti.

Il comune di Milano, dopo aver dato il via alla conta dei danni causati dal maltempo, ha predisposto la chiusura di tutti i parchi recintati del suo territorio. DIvieto di accesso, invece, nelle aree verdi aperte. Da questa notte, spiega l’amministrazione cittadina, stanno proseguendo le operazioni di sgombero delle strade dalle centinaia di alberi e rami caduti a causa delle precipitazioni. I parchi verranno sistemati successivamente alla messa in sicurezza di vie e viali del capoluogo lombardo.

Anche il Castello Sforzesco è stato chiuso al pubblicoa causa di calamità naturali“, come riporta il sito ufficiale dell’edificio storico. Alcune tegole di quello che è uno dei simboli di Milano, infatti, sono state spazzate via dal vento e dalla pioggia.

Il sindaco Sala: “Mai vista una cosa del genere”

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha pubblicato un video sulle sue pagine social per commentare la situazione: “Ho visto nella mia vita passare 65 estati e quello che sto vedendo ora non è normale, non possiamo più negarlo, il cambiamento climatico sta modificando la nostra vita. Non possiamo semplicemente fare finta di niente e soprattutto non possiamo non fare nulla. Anche Milano deve fare la sua parte e la farà“.

Un morto nel Bresciano

La vera tragedia si è consumata nel Bresciano: a Corteno Golgi una sedicenne è stata uccisa dopo essere stata schiacciata da un albero sradicato dal maltempo. La ragazza stava dormendo in tenda ad un campo scout e per lei non c’è stato niente da fare.

Anche in Brianza sarebbe potuta morire una persona, anzi più di una. L’auto di una famiglia di Monza è stata colpita da un albero caduto per la forte pioggia: nell’abitacolo erano presenti madre, padre e una bambina piccola, di due anni e mezzo. L’unico a riportare ferite è stato l’uomo, ricoverato all’ospedale San Gerardo.

Problemi anche per il Veneto

La situazione in Veneto, bersagliato scorsa settimana da grandinate con chicchi di oltre 10 centimetri di diametro, continua ad essere critica. Questa notte sono sette le persone ricoverate e 27 quelle soccorse dalle ambulanze.

La grandine – ha commentato il presidente regionale Luca Zaiaha distrutto tetti, automobili, impianti industriali e artigiani. In campagna ha azzerato coltivazioni, vigneti, frutteti e serre. Le linee ferroviarie sono ora interrotte lungo la tratta fra Brescia e Padova“.

Il maltempo – continua Zaia – ha provocato diffusi problemi anche nella rete elettrica, con disagi a privati e aziende. Nei momenti di picco del maltempo 6mila utenti sono rimasti senza corrente elettrica in provincia di Verona e 2mila utenti hanno subito le medesime problematiche nel trevigiano“.

Argomenti