Omofobia, manifestazione a Milano in sostegno del ddl Zan (VIDEO). In piazza anche Francesca Pascale

Omofobia, manifestazione a Milano in sostegno del ddl Zan (VIDEO). In piazza anche Francesca Pascale

Manifestazione a Milano in sostegno del ddl Zan. In piazza anche l’esponente del Partito Democratico.

MILANO – A Milano una manifestazione in sostegno del ddl Zan. Mentre continua la battaglia politica, proseguono le iniziative per cercare di far approvare il prima possibile questo provvedimento. Nel capoluogo lombardo sono scese migliaia di persone per ribadire il proprio sì alla misura fortemente voluta da Alessandro Zan, esponente del Partito Democratico.

In piazza c’era anche il papà di questa legge oltre tanti altri personaggi del mondo dello spettacolo che hanno calcato il palco montato all’Arco della Pace.

Presente anche Francesca Pascale

Non sono mancate presenze destinate a far discutere nel Centrodestra. Tra le persone che hanno preso parte Francesca Pascale, ex di Silvio Berlusconi: “Fedez è stato bravo – il suo commento riportato dal Corriere della Sera sono invece delusa da alcuni esponenti di Forza Italia. Non posso più votare questo partito fino a quando si strizza l’occhio a Matteo Salvini. Gli omofobi dicono che questa legge non va bene. Berlusconi non odia e non è razzista. E’ stato l’uomo più importante della mia vita e lo sento spesso“.

In piazza anche il forzista Elio Vito: “Appartengo alla tradizione liberale, per uno come me può essere uno scandalo essere qui?“.

Francesca Pascale

Il punto sul ddl Zan

Il ddl Zan continua a tenere banco all’interno della maggioranza. Dopo il via libera alla Camera, ormai da mesi la legge è ‘bloccata’ in Senato e difficilmente si arriverà ad una fumata bianca in tempi brevi. Il confronto è appena iniziato e proseguirà nei prossimi giorni per trovare un compromesso.

Le distanze, però, sono note e si dovrà lavorare molto per approvare il decreto. Il premier Draghi non è ancora sceso in campo su questo argomento ma potrebbe farlo nelle prossime ore per cercare di evitare ulteriori tensioni in una maggioranza già divisa.