Navalny arrestato, proteste in tutta la Russia. Centinaia le persone fermate

Navalny arrestato, proteste in tutta la Russia. Centinaia le persone fermate

Manifestazioni in Russia dopo l’arresto di Alexej Navalny. Centinaia i dimostranti fermati dalla polizia.

MOSCA (RUSSIA) – Manifestazioni in Russia dopo l’arresto di Alexej Navalny. Le proteste, annunciate nei giorni scorsi dopo l’appello dell’attivista, sono andate in scena in diverse città della nazione sovietica.

Attimi di tensione con le forze dell’ordine, scese in strada per disperdere la folla. Un primo bilancio, riportato da La Repubblica, è di almeno 400 fermi dopo l’inizio della protesta. Un centinaio di persone, invece, sono state arrestate prima della manifestazione. Numeri destinati ad aumentare nelle prossime ore.

Libertà per Navalny

Libertà per Navalny. E’ questo lo slogan delle manifestazioni organizzate in Russia. Centinaia di persone sono scese in piazza per chiedere la scarcerazione dell’attivista russo, arrestato dopo il suo ritorno dalla Germania.

Una tensione alimentata anche dall’inchiesta sul Palazzo Putin, una residenza sul Mar Nero da 100 miliardi di rubli finanziata con delle tangenti. A dare la notizia è stato lo stesso team di collaboratori di Navalny per richiamare molta gente in piazza e ripetere il successo del 2017 contro l’ormai ex premier Medvedev. Scontri e arresti durante le proteste. Le prime informazioni parlano di almeno 400 fermati, ma il numero sembra essere destinato a salire con il passare delle ore.

Manifestazione

L’arresto di Navalny

L’arresto di Navalny è scattato il giorno del suo ritorno in Russia al termine della convalescenza a Berlino. In Germania, infatti, l’attivista era arrivato lo scorso settembre per completare il percorso di cure iniziato dopo il presunto avvelenamento.

In molti gli avevano consigliato di non tornare a Mosca, ma lui ha deciso di rientrare in patria per lanciare un chiaro messaggio ai cittadini. E il monito è arrivato proprio dal carcere: “Scendete in piazza a manifestare. Non abbiate paura”. Proteste destinate a continuare nelle prossime settimane con il caso Navalny finito anche sul tavolo di Bruxelles.