Le modifiche in Manovra su pensioni, sicurezza, infrastrutture ed enti locali slitta per la terza volta: l’approdo il 18 dicembre.
A seguito dell’approvazione in Cdm, il governo Meloni aveva previsto il debutto in Aula della Manovra 2024 dal 12 al 15 dicembre. In riunione i capigruppo hanno però deciso di posticipare la data, ancora una volta, oggi in programma per il 18 dicembre.
Perché slitta la Manovra al Senato?
Slittando al 18 dicembre, la Manovra darà maggiore tempo al governo per depositare i testi di quattro emendamenti che riguarderanno previdenza, sicurezza, enti locali ed investimenti. Ad annunciarlo è stato il capogruppo di Fi al Senato Maurizio Gasparri, assicurando che verranno depositati “nelle prossime ore”.
L’approdo alla Camera era previsto per il 20 dicembre, ma di conseguenza anche esso verrà posticipato. Ci sarà quindi una nuova riunione della Conferenza dei capigruppo, per il 18 dicembre, per stabilire il nuovo timing dei lavori a Montecitorio.
Gli emendamenti del Governo
Al termine della riunione dei capigruppo in Senato, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani ha precisato che il Governo ha deciso di “spostare al 18 l’approdo della manovra in aula al Senato, perché c’è necessità di depositare emendamenti su alcuni questioni molto importanti”.
In primo luogo, per la revisione del calcolo delle pensioni del personale sanitario, e poi per quanto riguarda l’accordo sindacale con le forze armate di polizia in tema di rinnovo dei contratti.
Inoltre, sarà stanziato un “fondo aggiuntivo per le regioni speciali che hanno avuto una penalizzazione con la delega fiscale (rinnovo delle trattenute Irpef)”, oltre a “un fondo per ristorare le regioni ordinarie per l’aumento dei costi dell’energia“. L’ultimo punto riguarda la “rideterminazione dei costi del Ponte sullo Stretto, con una diversa strutturazione dei costi a carico dello Stato e della Regione”, spiega il ministro.
La preoccupazione delle opposizioni
Il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, si mostra ottimista sugli obiettivi stabiliti al Governo. Sulla Manovra, si è ipotizzato di “iniziare la sessione di Bilancio in Aula lunedì 18”, per poi finire (si spera) prima del 25 dicembre. “A Natale sicuramente non lavoreremo”, incalza con ironia La Russa.
Contro la decisione del Governo Meloni però chiosano le opposizioni. Il capogruppo Pd al Senato Francesco Boccia, denuncia: “La maggioranza, che doveva essere coesa, per la terza volta consecutiva ha spostato la legge di bilancio in aula. Siamo pronti a scommettere che verrà ulteriormente posticipata. Non sono pronti, sono divisi su tutto, siamo molto preoccupati”.