Nell’Aula del Senato, in corso la discussione generale sulla legge di bilancio. Intanto arriva la decisione del relatore della manovra Guido Liris.
Non mancano le polemiche nel giorno della discussione, nell’Aula del Senato, sulla legge di bilancio per l’approvazione della Manovra 2025. In particolare, spicca la decisione del relatore della manovra, Guido Liris, capogruppo di FdI in commissione Bilancio al Senato, di rassegnare le proprie dimissioni dal ruolo di relatore appunto.
Manovra 2025, discussione in Aula: Liris si dimette da relatore
Ultimo atto per la legge di Bilancio del governo Meloni della quale si sta discutendo in queste ore in Aula. Il voto finale è atteso per il 28 dicembre all’ora di pranzo ma la novità riguarda il fatto che si andrà in Aula anche senza mandato al relatore, ma con una modalità senza precedenti.
A sorpresa, infatti, Guido Liris, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Bilancio a Palazzo Madama, ha annunciato di aver dato le proprie dimissioni da relatore per stigmatizzare il fatto che anche quest’anno uno dei due rami del Parlamento (il Senato in questo caso) non ha tempo di discutere il testo e deve votarlo a scatola chiusa.
“Chiedo al presidente di farsi mediatore perché non ci sia più la singola lettura, perché si torni alla doppia lettura. Dal 2018 non è stato più fatto”, ha detto Liris.
A seguito di tale gesto, le senatrici di Italia Viva Raffaella Paita e Dafne Musolino, come riportato da Il Fatto Quotidiano, avrebbero parlato di “pagliacciata”. Si è trattato di “una mossa senza precedenti, ma che sa di lacrime di coccodrillo”.
Le parole di Giorgetti in Aula
Presente in Aula anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti: “Non so da quanti anni purtroppo è così. Siccome la legge di contabilità bisogna riformarla comunque in base alle nuove regole europee, è già partito un lavoro preliminare. Però giustamente è materia parlamentare non di governo, l’iniziativa deve essere parlamentare su queste cose. La revisione un po’ dei meccanismi e anche delle regole è necessaria”, ha detto il ministro.
“Noi siamo assolutamente disponibili e abbiamo dato disponibilità”, ha confermato Giorgetti rispondendo ai quesiti in merito alle proteste per la mancanza di una doppia lettura sulla manovra.
