Approvata la Manovra 2026 con 216 sì, 126 voti contrari e 3 astenuti. Dall’oro al Tfr fino a pensioni e salari, la soddisfazione di Giorgetti.
Dopo il via libera del Senato dei giorni scorsi, ecco la Manovra 2026 essere approvata anche alla Camera con 216 si, 126 voti contrari e tre astenuti. Ok quindi alla Legge di Bilancio con grande soddisfazione della Premier Giorgia Meloni e soprattutto del Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, secondo cui i salari sono stati aumentati “come ci avevano chiesto”.

Manovra 2026: oro, Tfr e non solo
Via libera alla Legge di Bilancio. Il testo della Manovra 2026 potrebbe definirsi “light” con provvedimenti per un valore complessivo di circa 22 miliardi. La volontà del Governo è stata, di base, quella di contenere la spesa per velocizzare nel 2026 la procedura di uscita dalla procedura di infrazione UE, fissando il rapporto “deficit/PIL sotto al 3%”.
La “mossa” più rilevante del Governo è stata indubbiamente quella relativa al “taglio dell’Irpef” per il ceto medio. Tale decisione prevede la riduzione dell’aliquota dal 35% al “33%” per i redditi fino a “50 mila euro” e la rimodulazione delle detrazioni sopra i 200 mila euro. L’impatto in busta paga dovrebbe variare tra 34 e 440 euro annui a seconda del reddito. La “flat tax”, invece, è stata innalzata a “300 mila euro” per i più ricchi che rientrano in Italia dall’estero. Cambia anche la pensione: dal 2027 servirà un mese in più per andare in pensione, con l’età che salirà a “67 anni e un mese”.
Per quanto concerne le banche, queste, così come le assicurazioni, contribuiscono alla Manovra per circa “11 miliardi” per il prossimo triennio.
Tra le altre misure ecco un “bonus libri” da 20 milioni di euro per le famiglie con “ISEE” fino a 30 mila euro. Introdotto anche un contributo fino a 1.500 euro per le famiglie, sempre con ISEE entro i 30 mila euro, che hanno figli che frequentano le scuole medie o il primo biennio delle superiori.
Sull’oro è stato stabilito che “le “riserve auree” gestite e detenute dalla Banca d’Italia, come iscritte nel proprio bilancio, appartengono al ‘Popolo Italiano’.
La soddisfazione del ministro Giorgetti
A seguito del via libera alle legge di bilancio 2026, il Ministro dell’Economia Giorgetti ha espresso massima soddisfazione. “Il punto fondamentale di questa manovra è una cosa di cui si è parlato per tanto tempo ma di cui si è parlato pochissimo in Aula: di fatto abbiamo detassato gli aumenti contrattuali, oltre ad aver chiuso tutti i contratti pubblici da anni fermi; questo significa aumenti concreti dei salari e degli stipendi dei lavoratori dipendenti. Una cosa che ci chiedevano sia i sindacati che i datori di lavoro. L’abbiamo fatta, mi dispiace che se ne parli pochissimo. Tassare al 5% gli aumenti contrattuali e all’1% i salari di produttività credo che sia un segnale importantissimo”.