Il governo lavora alla manovra, un piano da 40 miliardi di euro (22 in deficit): si ragiona sul taglio delle tasse e sulla riforma del fisco. Ma manca l’accordo.
Dopo il primo semaforo verde alla Nota di Aggiornamento al Def (NaDef), il governo lavora sulla manovra, sulle misure che dovranno essere finanziate e soprattutto su come le misure debbano essere finanziate. Anche perché ci sono degli ostacoli non di poco conto sul cammino del Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, che dovrà ad esempio fare i conti con i tempi dei fondi europei.
Si tratta di soldi che si mettono in conto ma che ad oggi non ci sono e che non ci saranno fino alla metà del 2021. Scenario che costringerà l’Italia ad indebitarsi, almeno in un primo momento, sui mercati.
Manovra da 40 miliardi. Tagliare le tasse, ma come? Gualtieri per il modello tedesco, no di Italia Viva
Parlando delle misure che saranno inserite nella manovra da 40 miliardi, una buona parte interesserà il sistema fiscale. Il governo si impegna a tagliare le tasse, ma resta da capire come. Ci sono diverse ipotesi sul tavolo e non è chiaro al termine del confronto quale strada possa essere intrapresa dall’esecutivo.
Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri guarderebbe con ammirazione al modello tedesco, che prevede l’abolizione degli scaglioni per fasce di reddito e l’introduzione di un’aliquota continua legata proprio al reddito. Il sistema agevolerebbe i redditi medi e bassi e consentirebbe a tutti di sapere quanto devono pagare in maniera chiara. LeU avrebbe dato il suo via libera alla proposta del Ministro Gualtieri, costretto però a fare i conti con lo stop di Italia Viva e la reazione fredda del Movimento 5 Stelle.
La proposta arrivata dai renziani prevede l’abbassamento delle aliquote e la revisione degli scaglioni. Inoltre si chiede l’eliminazione di molte agevolazioni fiscali, eccezion fatta per sanità, prima casa e previdenza.
L’effetto del Coronavirus sulla manovra
Nella manovra ci sono poi le misure straordinarie legate all’emergenza coronavirus. Il governo deve e vuole investire per potenziare il sistema sanitario, per sostenere il mondo del lavoro e le famiglie e le persone in difficoltà. Ma come noto oltre alle misure di assistenza il governo lavora a quelle per il rilancio dell’economia e del sistema Italia.
Il progetto è ambizioso e si arriva ai 40 miliardi della manovra, 22 dei quali saranno in deficit.
I fondi europei… a metà 2021
I soldi dell’Unione europea, in particolare i 209 miliardi del Next Generation Eu, faranno sicuramente comodo al governo ma arriveranno solo intorno alla metà del 2021. Per avviare i propri progetti il governo dovrà indebitarsi sui mercati, poi lo farà con l’Unione europea, a condizioni decisamente più vantaggiose.