Manovra, Tria a Bruxelles per chiudere le trattative con l’Unione europea. Nel mirino un altro ritocco alla quota cento. Il ministro chiama al telefono, Salvini stacca il cellulare.
Continua il tira e molla all’interno del governo per trovare i soldi da tagliare sull’altare del tavolo delle trattative con l’Unione europea. Se Conte, Di Maio e Salvini continuano ad assicurare che nulla cambierà per quanto riguarda quota cento e reddito di cittadinanza, la sensazione è che Tria (e il premier) vogliano rosicchiare ancora qualche punto percentuale da almeno uno dei due provvedimento. E quello destinato a essere sacrificato sarebbe quello proposto dalla Lega, quella quota cento che anche in Europa – dove sono sostenitori della legge Fornero – non è vista di buon occhio.
Tria a Bruxelles per mettere a punto la manovra
Stando alle indiscrezioni giornalistiche, mentre Tria è al lavoro a Bruxelles a Roma si sta combattendo una vera e propria battaglia tra gli alleati di governo. Un passo indietro sembra necessario ma nessuno è intenzionato a venire meno alle promesse fatte in campagna elettorale. La posta in palio è elevata. Si va dal futuro immediato dell’Italia alle prossime elezioni, in teoria in programma tra anni, in pratica chissà…
Manovra, Tria chiama Salvini, il leader del Carroccio stacca il telefono
Sembra addirittura che Tria abbia provato a contattare telefonicamente Matteo Salvini che, intuendo il pericolo dall’altro capo del telefono, avrebbe addirittura staccato il cellulare costringendo il ministro dell’Economia a una scelta decisamente non semplice. O fa uno sgarbo alla Lega, fornendo al leader del Carroccio il casus belli per far tremare il governo, o si rimischiano le carte e si rimette in discussione il reddito di cittadinanza.