Maria Elena Boschi difende il Jobs Act e respinge le critiche di Schlein e Landini, rivendicando i risultati della riforma.
Non solo le sfide a colpi di “tagliatelle” con Giuseppe Conte, la deputata di Italia Viva, Maria Elena Boschi, si infiamma anche sul fronte del lavoro, con un acceso scontro sul Jobs Act. Durante un evento pubblico a Roma ha respinto con decisione le critiche mosse da Maurizio Landini ed Elly Schlein, difendendo la riforma promossa dieci anni fa dal governo di Matteo Renzi.

Anche Matteo Renzi ha difeso il Jobs Act
A sostenere la stessa linea è anche Matteo Renzi, che prima del voto per il referendum è tornato a parlare del Jobs Act, difendendone l’efficacia. “Jobs Act ha aumentato i diritti, dal divieto di dimissioni in bianco alla Naspi. E il mio governo ha dato gli 80 euro netti mensile, ha abolito l’Imu sulla prima casa, ha tolto l’Irap dal costo del lavoro, ha abbassato le tasse in agricoltura. Questa è la realtà, il resto è propaganda“, ha spiegato.
L’intervento di Maria Elena Boschi a Roma
Nel suo intervento al Festival dell’umano tutto intero, aggiunge Il Tempo, Maria Elena Boschi ha sottolineato l’importanza della riforma: “Il Jobs Act a cui abbiamo lavorato 10 anni fa non ha creato fragilità come afferma la CGIL, ma anzi ha aumentato i posti di lavoro. È stata una buona riforma, coraggiosa“.
Parole che si scontrano apertamente con le posizioni espresse da Maurizio Landini e dalla segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, che si è schierata al fianco del leader sindacale nella critica al provvedimento.
La deputata di Italia Viva ha poi toccato il tema della sussidiarietà, sottolineando che “si può lavorare partendo dal presupposto che la sussidiarietà è l’altro modo di libertà, intesa come la dottrina sociale insegna, per cercare soluzioni ai problemi comuni per tutti“. Per l’ex ministra, i problemi del mondo del lavoro oggi non risiedono nella riforma, ma altrove.