Marina cambia tutto: le scelte pesanti della primogenita di Berlusconi

Marina cambia tutto: le scelte pesanti della primogenita di Berlusconi

La prima figlia del Cavaliere vuole rivoluzionare completamente Fininvest: avrà pieno potere decisionale sull’ex azienda del padre.

Tre mesi dopo la morte di Silvio Berlusconi il suo impero sta per cambiare definitivamente: il fulcro della rivoluzione porta il nome di Marina, la primogenita del Cavaliere. La figlia del creatore di Mediaset, infatti, vuole modificare irrimediabilmente l’organigramma di Fininvest stabilendosi sempre più al vertice della piramide aziendale.

Marina ha dato inizio alla rivoluzione affidando il ruolo di direttore generale a Danilo Pellegrino, manager 65enne che finora era stato amministratore delegato dell’azienda e che ora avrà una doppia carica. In un verbale dell’ultimo consiglio d’amministrazione, relativo ad una riunione del 29 giugno, si legge che la primogenita del Cavaliere avrà presto poteri esclusivi sulle operazioni bancarie, sui girofondi e sulla nomina dei direttori che prima erano condivisi anche con Pellegrino.

L’eredità di Silvio: uno snodo fondamentale

Quelli di Marina su Fininvest sono cambiamenti importanti ma comunque ancora embrionali. Le vere modifiche, infatti, arriveranno una volta che l’eredità del padre sarà accettata, come ha recentemente chiarito il Corriere della Sera. L’azienda di Silvio controlla Mfe-Mediaset, Mondadori, un terzo di Banca Mediolanum, la squadra di calcio del Monza e il Teatro Manzoni, rappresentando una delle realtà più importanti di tutta Italia.

Marina Berlusconi, in sostanza, avrà poteri “da esercitarsi senza limite d’importo” che le permetteranno di “compiere tutte le operazioni bancarie attive, aprire ed estinguere conti correnti bancari e postali, depositi titoli (…), disporre girofondi e trasferimenti di strumenti finanziari esclusivamente tra i conti intestati della società, nominare e revocare direttori“. Una scossa tellurica su Fininvest che rappresenta solo il primo passo della rivoluzione all’impero Berlusconiano.