La figlia del Cavaliere, Marina Berlusconi, a tuttotondo tra Usa, Europa, italia e il futuro dell’Occidente. I dubbi e le forti posizioni.
Ha più volte fatto chiarezza riguardo al suo ipotetico ingresso in politica ma Marina Berlusconi non nasconde di certo le sue posizioni su tematiche di strettissima attualità sia per il nostro Paese che per l’Europa in generale. Intervistata da Il Foglio, la figlia del compianto Silvio Berlusconi ha fatto il punto sulla situazione dell’Occidente in relazione ai rapporti con gli Stati Uniti di Donald Trump e ai suoi interventi.
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Marina Berlusconi e le condizioni di pace Ucraina-Russia
Intervenuta a Il Foglio, Marina Berlusconi si è prima di tutto esposta sulla fine della guerra tra Ucraina e Russia: “Per porre fine a questo terribile conflitto, sarà inevitabile un compromesso, ma sono assolutamente convinta che la fine della guerra non debba coincidere con la resa di Kiev e la vittoria di Mosca. All’Ucraina spettano le garanzie necessarie per la sua sicurezza e la sua indipendenza”, ha detto la primogenita di Silvio Berlusconi.
Secondo la figlia del Cav “se fosse una pace fatta sulla pelle di Kiev e dell’Europa non credo si potrebbe considerare un bene”. In questo senso “se l’Europa verrà tagliata fuori dalla soluzione che sembra si stia profilando dovrà anche fare una seria autocritica”.
Il ruolo di Trump
La figlia di Silvio Berlusconi ha detto la sua anche sull’operato di Trump: “Per il momento non si può ignorare che molti dei primi interventi di Trump hanno sì portato qualche vantaggio immediato agli Stati Uniti, ma alla lunga la sua strategia di mettere gli altri Paesi continuamente sotto pressione si trasformerà in una forza centrifuga sempre più violenta, capace di separare e dividere la comunità occidentale”.
Allo stesso tempo, Marina ha detto: “Spero davvero che il Paese che è sempre stato il principale garante dell’Occidente non abbia ora un presidente che ambisce a diventare lui il `rottamatore´ dell’Occidente stesso, demolendo così tutto quello che l’America è stata negli ultimi ottant’anni”, le sue parole a Il Foglio.
I dubbi sul futuro dell’Europa
L’analisi della Berlusconi è poi andata avanti sottolineando il ruolo della politica in Europa con particolare riferimento alle destre: “Troppo spesso l’appartenenza all’Unione è ancora vissuta come una cessione di sovranità, come se più Europa significasse meno Italia, meno Germania, meno Francia”, ha detto.
E spiegando la posizione: “Basta vedere quei movimenti che da una parte proclamano di voler rendere grande l’Europa e dall’altra predicano il motto di meno Europa e più sovranità. Ma vale esattamente il contrario, perché la vera sovranità è saper rispondere al meglio ai bisogni dei cittadini e non può esserci sovranità nella solitudine”. Per Marina “servono più libertà e più concorrenza. Questo vale per l’Europa come per l’Italia”, ha detto nel corso dell’intervista nella quale si è anche dichiarata “assolutamente antifascista, così come sono assolutamente anticomunista”.
il ruolo di Giorgia Meloni
In questa analisi, la Berlusconi ha aggiunto anche un passaggio su Giorgia Meloni. La figlia del Cav si è detta “convinta che meriti stima e rispetto per quello che sta facendo. Purtroppo la situazione appare molto diversa in altri paesi, dove i movimenti più radicali si stanno rafforzando: in alcuni casi addirittura dettano l’agenda alle forze più moderate”. E ancora: “Bisogna dare atto che la destra italiana riesce a mantenere una posizione di equilibrio e piena adesione ai valori democratici. Mi lasci dire che chi si è inventato il nostro centrodestra trent’anni fa ci aveva visto lungo. Oggi viviamo una fase storica molto difficile e il ruolo di Giorgia Meloni è decisamente complesso”, ha commentato ancora Marina Berlusconi sulla Premier italiana.